Un bilancio «criminale» che si allunga senza pausa. Ma soprattutto una tragica conta che nessuno riesce a fermare.
L’ennesima storia di morte, una delle tante che le cronache sono costrette ad elencare come in un asettico bollettino di guerra, arriva dall’Alto Adige. Ancora una volta un ubriaco al volante, di nuovo un sabato sera bagnato dal sangue, un’altra vittima innocente centrata da un «proiettile» che corre sull’asfalto.
Aveva appena 15 anni e stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, la ragazza uccisa l’altra notte mentre usciva da una pizzeria all’altezza di Salorno, travolta da un’auto guidata da un giovane che una birra di troppo ha reso imprudente.
L’incidente si è verificato poco dopo le 23,30 proprio all’incrocio, regolato solo da un semaforo lampeggiante, all’entrata del paese. Insieme a un gruppetto di amiche, la ragazzina stava attraversando la strada in direzione del paese. In quel momento è sopraggiunta a velocità sostenuta una Fiat Punto bianca. Nemmeno il tempo di frenare. L’impatto è stato violentissimo: la giovane, centrata in pieno, ha sfondato il parabrezza dell’auto ed è stata trascinata per circa ottanta metri, sino all’incrocio successivo. Inutili i soccorsi. Sul posto è intervenuta la croce bianca di Salorno con il medico d’urgenza del 118, assieme a carabinieri di Egna e Salorno e ai vigili del fuoco volontari del paese. I tentativi di rianimazione si sono protratti a lungo, si è cercato, disperatamente, fino all’ultimo il miracolo. Che non è arrivato. Poco dopo la mezzanotte la quindicenne ha smesso di respirare. Quindi gli interrogatori di rito e l’altrettanto di rito denuncia con tanto di ritiro della patente, per il giovane investitore. Lui è accusato di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza: nel sangue aveva un tasso alcolico dello 0,8 per mille, non molto superiore, dunque,e allo 0,5 consentito.
Altro incidente, poi, alle porte di Torino, all’imbocco del raccordo autostradale per Caselle. La vittima, un motociclista, si chiamava Gianfranco Pirillo, aveva 32 anni, e abitava a Torino. Secondo quanto si è appreso, dopo aver tamponato con la sua potente moto un furgone che lo precedeva ed essere caduto a terra, è stato travolto da un automobilista di 38 anni che aveva nel sangue un tasso alcolemico 5 volte superiore ai limiti. Anche in questo caso l’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Sulla dinamica indagano i carabinieri.
Ma questi sono stati solo due dei numerosi incidenti che hanno caratterizzato il fine settimana: da venerdì ad oggi si contano circa 30 vittime.
I numeri sono impietosi: la guida in stato di ebbrezza è la causa determinante del 30% degli incidenti stradali gravi o mortali, uno su tre secondo le stime dell’Onat, l’Osservatorio Nazionale ambiente e traumi dell’Istituto superiore di Sanità.
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