Carmine Spadafora
da Saviano (Napoli)
L'indulto ha fatto un'altra vittima. Un criminale slavo, scarcerato poche settimane fa, grazie al decreto legge del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha ucciso un giovane commerciante, al quale aveva tentato di rapinare l'auto. È successo il 5 ottobre scorso a Saviano (Napoli), terra di camorra e invasa dalla spazzatura. La vittima, Antonio Pizza, era un commerciante di 28 anni, sposato e padre di un bimbo nato pochi mesi fa. Pizza aveva cercato di resistere al malvivente, aggrappandosi allo sportello della sua Multipla, ma era stato trascinato per centinaia di metri dallo slavo, Dragan Jovanovic, 27 anni, subito dopo arrestato dai carabinieri.
Il commerciante è morto dopo otto giorni di agonia. I suoi familiari, hanno esaudito quello che era sempre stato un desiderio del ragazzo: donare i suoi organi, a quei pazienti in lista di attesa per un trapianto di rene o di cuore, delle cornee o del polmone.
Questa tragedia napoletana è avvenuta in via del Parroco, nel centro di Saviano. Pizza stava sistemando alcuni computer, prelevati dal suo negozio, da poco tempo inaugurato, quando, all'improvviso era spuntato Jovanovic. Il malvivente si era infilato nella Multipla, aveva messo in moto ed era fuggito. Il giovane commerciante non si era dato per vinto, si era aggrappato allo sportello dell'auto ma, Jovanovic, implacabile, anziché fermarsi, aveva dato un colpo all'acceleratore, schizzando a tutta velocità. Poi, vista la resistenza di Pizza, lo slavo non aveva esitato ad andare a schiantarsi volontariamente contro un'auto che proveniva dalla carreggiata opposta. Le condizioni del commerciante erano subito apparse disperate ai medici. Sabato mattina il suo cuore si è fermato per sempre.
La fuga dell'assassino non era durata a lungo: poco dopo era stato intercettato da una pattuglia di carabinieri. Manette e ritorno in quel carcere che, senza l'indulto, non avrebbe lasciato. Adesso Saviano è in lutto. La gente è indignata.
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