Gennaio 1981. Paolina Fedi è una persona disperata. 32 anni, tossicodipendente, si prostituisce per pagarsi la droga. Ha una relazione con Bartolomeo Gagliano, più giovane di dieci anni. Una storia che va avanti anche se Gagliano è già fidanzato ed è in procinto di sposarsi, tanto che ha già trovato l'appartamento dove stabilirsi. Ma Paolina non ci sta. Non accetta l'idea di venire accantonata come un oggetto, e affronta l'amante. Quando minaccia di rivelare tutto alla futura sposa, si scatena la furia di Gagliano, che raccoglie un sasso e lo utilizza per percuotere la povera ragazza sul capo e sul viso, fino ad ucciderla e sfigurarla. L'assassino abbandona il cadavere in una piazzola della A10 ma viene presto individuato e catturato. Ritenuto incapace di intendere e di volere, viene rinchiuso nell'ospedale psichiatrico di Aversa. Bartolomeo Gagliano è ufficialmente folle, ma non abbastanza da lasciarsi sfuggire qualunque occasione di evadere dai luoghi dove è detenuto. Diventeranno una delle sue ragioni di vita, queste fughe, e non mancheranno quasi mai di seminare il terrore.
La prima è del 1983, e, non si trattasse di un fatto vero, sembrerebbe uscita dritta dalla testa di uno sceneggiatore di film d'azione hollywoodiano: basta sostituire i nomi delle località con altri che suonino più americani. Approfittando di un permesso, Gagliano riesce a scappare fino a Massa Carrara, dove sequestra un'intera famiglia che sta viaggiando su un furgone e la costringe a portarlo fino a Savona. Qui finisce l'incubo della famigliola, ma inizia quello di un tassista della cittadina ligure, preso in ostaggio e costretto a fuggire dalla polizia che nel frattempo ha intercettato il pericoloso individuo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.