Ucciso in biblioteca: fermato un albanese

TrentoVittima e assassino non si conoscevano. L’incontro del tutto casuale è avvenuto poco prima dell’aggressione mortale, davanti alla biblioteca di Grigno, un paese della Valsugana al confine con il Veneto. Ne sono convinti i carabinieri, che per una notte intera hanno interrogato in caserma il sospettato numero uno per l'omicidio dello studente universitario Luigi Michele Del Percio, 29 anni. Il giovane dal berretto rosso, notato da alcuni testimoni litigare con la vittima mercoledì pomeriggio, ha un nome e un pesante quadro indiziario a suo carico: Lorenc Smoqi, albanese, 21 anni di cui 7 vissuti in Italia, ora è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Davanti agli investigatori ed al pm di Trento Fabio Biasi è caduto più volte in contraddizione e non è riuscito a dar conto di un arco di tempo fra le 13.30 e le 15, orario in cui è avvenuto l’omicidio. Nei suoi confronti ci sono «indizi gravi e concordanti». A partire dalla testimonianza di alcune persone che lo hanno visto assieme a Del Percio davanti alla biblioteca. A casa dei suoi genitori è stato trovato un paio di jeans con macchie di sangue: qualcuno li aveva messi in lavatrice, ma le tracce ematiche erano rimaste. I pantaloni sono stati consegnati al Ris di Parma per le analisi.
Altro tassello importante per l’indagine ma fino ad ora mancante, è l’arma del delitto, probabilmente un coltello da cucina. Sparito anche lo zainetto color verde militare che la vittima aveva con sé e che non conteneva nulla di prezioso.
L’ipotesi iniziale del tentativo di rapina finito nel sangue è sfumata presto: quando è arrivato in ospedale in fin di vita, Luigi Michele Del Percio aveva ancora addosso il portafoglio con 100 euro, i documenti e il telefono cellulare.
Per i carabinieri non c’è movente. L’aggressione sarebbe stata scatenata da futili motivi. Una donna alla finestra aveva notato i due davanti alla biblioteca poco prima delle 14, orario di apertura. Ad un certo punto il ragazzo con il berretto rosso avrebbe preso per il bavero il giovane con cui stava parlando, l’avrebbe scosso violentemente e poi colpito con un «oggetto che luccicava», un coltello.
Luigi Michele Del Percio, laureato in scienze dei beni culturali e iscritto alla specialistica a Perugia, mercoledì era partito da Trento con il treno di mezzogiorno per raggiungere Grigno. Un viaggio di un’ora e mezza lungo la ferrovia della Valsugana per consultare una pubblicazione su Modigliani che si trovava solo in quella piccola biblioteca di paese. Anche l’albanese, che abita a Grigno, stava andando nella sala pubblica, ma per noleggiare videocassette di film horror.

I destini dei due si sarebbero incrociati per caso e si sono divisi nella tragedia: Luigi Michele Del Percio, figlio unico di un carabiniere in pensione e di un'insegnante d'asilo, è morto colpito da un fendente al cuore e al collo; il presunto assassino è ora nel carcere di Trento.

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