Lo ha raggiunto insieme ad altri due connazionali, gli ha sibilato qualcosa e, mentre laltro gli rispondeva, lui lo ha afferrato per un braccio e gli ha sferrato una pugnalata al cuore, ammazzandolo sul colpo.
Un omicidio brutale, quello commesso ieri in mezzo alla gente e sotto la canicola di mezzogiorno, in piazza Luigi di Savoia, proprio accanto agli autobus che partono dalla stazione Centrale per la Malpensa. È lì che è stato ucciso Yacine Benakouche, di 23 anni, algerino, clandestino e con vecchio precedente per furto alle spalle. Il poveretto - sposato con una giovane donna, pure lei algerina ma regolare in Italia e padre di un bimbo di sei mesi - è morto in strada. Tra i rilievi dei carabinieri e quelli del magistrato di turno, il suo cadavere è stato portato via dal luogo del delitto solo dopo quattro ore.
Due testimoni, pure loro algerini e presentatisi spontaneamente ai carabinieri, hanno raccontato che lassassino - sicuramente un loro connazionale, ma che hanno detto di non conoscere - era accompagnato da altri due nordafricani, spariti poi con lui.
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