Ue: «L’Italia blocca il mercato»

da Milano

Su Autostrade la Ue boccia ancora una volta il governo italiano: la sua riforma delle concessioni blocca il mercato. Lo afferma il commissario al mercato interno Charlie Mccreewy, che in una lettera al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro sottolinea che, nonostante le assicurazioni del governo, la situazione formalmente non è ancora cambiata. «Resta un contorno di incertezze circa il futuro funzionamento normativo del settore che può costituire un deterrente all’investimento in italia» oltre - prosegue la lettera - ad «ambiguità sui tempi di applicazione delle nuove regole». Il commissario europeo conclude sollecitando Roma a fornire chiarimenti a Bruxelles.
Ma Di Pietro replica: «La lettera di McCreevy è una nota datata, di cui già conosciamo il contenuto e alla quale abbiamo già dato tutte le spiegazioni possibili, così come richiesto dall’Unione europea, anche sugli ultimi punti sollevati». E aggiunge: «Le norme che abbiamo dettato per regolare il settore autostradale - ha aggiunto il ministro - sono chiare, e ancor più chiare risulteranno domani (oggi ndr), a seguito di quanto deciderà il Cipe per dare ulteriore forza al quadro regolatorio.

Ci sono due regole chiare: i pedaggi possono aumentare solo a fronte delle opere realizzate e ci deve essere un controllo fattivo e continuo sulla sicurezza e la funzionalità dei servizi, non esclusi anche quelli igienici nelle aree di sosta», conclude Di Pietro.

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