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Gli ultimatum arrivarono anche per la Cantoni e Torsello

Roma - L'ultimatum dato oggi all'Italia dal mullah Dadullah - si fissi una data per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan o Daniele Mastrogiacomo sara' ucciso - ricalca le intimazioni che avevano segnato anche i sequestri di Clementina Cantoni e Gabriele Torsello. La Cantoni, volontaria dell'organizzazione Care International, fu rapita il 16 maggio del 2005 a Kabul. Due giorni dopo il ministero dell'Interno afghano ricevette una telefona in cui un ex poliziotto di nome Timor Shah rivendicava il sequestro della 32enne cooperante italiana e chiedeva per la sua liberazione la scarcerazione della madre, coinvolta in un'indagine per omicidio, e di altri dirigenti talebani. Nei 24 giorni di prigionia della Cantoni, Timor Shah pose almeno nove ultimatum, tutti passati senza conseguenze. La Cantoni fu liberata il 9 giugno, dopo il rilascio della madre di Timor Shah.

Almeno due furono gli ultimatum fissati anche dai rapitori di Gabriele Torsello, il freelance catturato il 12 ottobre 2006 mentre in viaggio su un autobus da Lashkargah a Kandahar. La prima volta i sequestratori chiesero la consegna di Abdul Rahman, il cittadino afghano convertito al cristianesimo. La seconda volta pretesero il ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan, come accaduto oggi per Mastrogiacomo.

Il fotoreporter salentino, convertito da anni all'Islam e residente a Londra, venne liberato dopo 23 giorni di prigionia il 3 novembre.

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