«Umido» raccolto porta a porta nei negozi del centro storico

«Stiamo estendendo il servizio di raccolta differenziata in maniera sempre più capillare in tutta la città, trasformando le preesistenti postazioni di cassonetti per la spazzatura in “postazioni multiraccolta”». Recita così uno degli ultimi slogan dell'Amiu che potenzia il numero dei contenitori per la differenziata «scontrandosi» con una serie di difficoltà oggettive legate alle caratteristiche morfologiche dei singoli quartieri come l'intralcio al traffico, il fabbisogno dei parcheggi, strade strette e difficili da servire e marciapiedi poco utilizzabili. Sembra quasi voler dire: «che ad ogni singola strada ci sia un diverso tipo di differenziata».
A partire dal Centro storico dove si combatte il degrado anche a colpi di cassettoni. Non a caso continuano le aperture degli «Ecopunti» arrivati a quota 34. Si tratta di punti di conferimenti di rifiuti e materiale da differenziare all'interno di locali chiusi appositamente allestiti a disposizione dei cittadini e degli operatori commerciali dalle 7 del mattino alle 22 di sera, dal lunedì al sabato. La domenica la raccolta non si fa. Sono stati così sistemati contenitori per differenziare carta, plastica e vetro e vista l'alta densità di immigrati oltre all'italiano i messaggi sulle modalità di conferimento sono scritti anche in inglese, francese, spagnolo e arabo.
A tutela delle zone di pregio e degli itinerari turistici, ma anche per aumentare la differenziata in città, nel Centro Storico è partito in tutti i negozi di frutta e verdura, fiori e piante il nuovo servizio di raccolta «porta a porta» del rifiuto organico. Gli addetti Amiu hanno consegnato a ciascun negozio un contenitore marrone da 120 litri, che ciascun commerciante dovrà gestire foderandolo con appositi sacchetti biodegradabili. Ma il servizio della raccolta differenziata dell'umido domestico coinvolge non soltanto il Centro Storico ma complessivi 110mila genovesi, raggiungendo il municipio di ponente (66mila abitanti); Sestri Borzoli (11mila); Val Torbella Diamante (16 mila); Pontedecimo (11mila abitanti); Quarto Alta (5mila) e i 5mila abitanti di via del Commercio a Nervi. Prossimamente anche la zona di Sant'Eusebio sarà interessata.
Ma cosa vuol dire differenziare i rifiuti organici? Partendo dal dato che circa il 30% dei rifiuti delle famiglie è composto da rifiuti organici, cioè scarti alimentari e avanzi di cibo sia crudi che cotti, frutta, verdura, fogliame, piante recise ed erbacce, che se opportunamente trattati, possono diventare concime per le piante dei terrazzi o per orti e giardini. «Quindi è necessario - precisano dettagliatamente dall'Amiu - che nei contenitori marroni finiscano: avanzi di cibo (sia crudi che cotti), bucce, semi, torsoli e noccioli di frutta, verdura, carne, pesce, formaggi, pane, pasta, uova, fondi di caffè e bustine di the; gusci di frutta secca e d'uovo, lische di pesce, peli e piume, conchiglie di molluschi; carta da cucina, tovaglioli e fazzoletti di carta, fiammiferi di legno, tappi in sughero, segatura ed erba, fogliame, piccole piante e fiori recisi che vanno inseriti non in borse e sacchi di plastica, ma in sacchetti biodegradabili o di carta».
Una volta pieno, il sacchetto biodegradabile deve essere sistemato nel contenitore marrone in strada. L'Amiu provvederà alla raccolta, svuotando i contenitori tre volte la settimana. Non possono essere gettati all'interno liquidi, pannolini, assorbenti, stracci, indumenti, sacchetti dell'aspirapolvere, metalli, vetri, plastica e medicinali. È inoltre opportuno distinguere la raccolta dei rifiuti organici con il compostaggio domestico. Come i contadini che da sempre utilizzano questa tecnica per concimare la terra, anche chi ha un giardino o un terrazzo in città può produrre da se fertilizzante per piante e ortaggi e contribuire a diminuire la quantità di rifiuti inviati in discarica.
L'iniziativa - realizzata in collaborazione con l'assessorato alla Città Sostenibile del Comune di Genova, fa sì, che chi si impegna a praticare costantemente il compostaggio domestico e ha i requisiti necessari (un giardino, orto o terrazzo di almeno 15 mq) può ottenere uno sconto sulla Tia: 10 euro per il singolo utente e 15 euro le famiglie. Possono anche consorziarsi quattro nuclei familiari e chiedere sconti.

Parallelamente il Comune ha messo a disposizione in comodato gratuito le compostiere e organizzato gratuitamente dei corsi. Per prenotarsi è necessario chiamare lo 010.5572176 o visitare i siti: www.amiu.genova.it e www.comune.genova.it

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