Non tutto lEst viene per nuocere. Finalmente una bella storia, manifesto della dignità umana, che dà una boccata di ossigeno a una immigrazione sotto tiro. Questo è il racconto di Maria, bambina davvero speciale. Pulita, vestita di tutto punto col cappellino sopra una cascata di capelli biondi, intelligente e anche piuttosto brava a scuola. Tra tre giorni compirà undici anni, ma a differenza delle amichette di un istituto religioso di Frascati, vive in una grotta scavata nel tufo. Una vita senza comodità che la riduce a lavarsi nellacqua gelida delle fontane del parco pubblico dellOmbrellino, a Frascati. E a non avere la corrente elettrica per studiare quando cala il sole. Unesistenza precaria che non è riuscita però a levare la dignità. E ora arriva il meritato premio a tanta sofferenza. Da ieri mattina, grazie a un operazione congiunta tra servizi sociali, vigili urbani e carabinieri di Frascati, ladolescente e sua madre, una polacca di 27 anni che aveva perso da alcuni mesi il lavoro di domestica, saranno ospitate in una casa famiglia di Tivoli. Per loro comincia una nuova vita.
La loro è una storia di immigrati dellest Europa come ce ne sono tante. Ma senza alcuna volontà di prendere le scorciatoie che portano alla delinquenza. E in questo la comunità polacca si è sempre distinta. Il nucleo familiare viveva alla meno peggio dove poteva. Prima in un alloggio in un campo sportivo nei pressi di Albano laziale dove il compagno dalla madre era stato assunto come guardiano, poi in alcune case abbandonate della zona dei castelli romani. Infine, negli ultime tre settimane almeno, si erano sistemati in una grotta di tufo al di sotto di Villa Sciarra, a Frascati. La mamma accudiva la figlia attentamente nonostante le condizioni precarie e la bambina dal canto suo frequentava regolarmente la quinta elementare ed era tra le prime della classe.
Dopo averle osservate per un lungo periodo i carabinieri, i servizi sociali e vigili urbani di Frascati le hanno avvicinate ieri mattina in un parco pubblico mentre si lavavano e le hanno convinte a trasferirsi in una struttura protetta. Del fatto è stata informata la procura minorile.
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