Alessandro Profumo starebbe pensando di trasferire in Germania la sede legale di Unicredit. Con lobiettivo di liberare la banca dallesame avviato da Consob e Bankitalia davanti alla scalata dei libici e di bloccare lattacco della Lega. Lindiscrezione è del sito «Dagospia» che ieri ha rilanciato con grande evidenza e dovizia di dettagli il possibile blitz di Profumo. Fonti vicine a Unicredit ritengono la questione impraticabile e la voce completamente infondata. Ma indipendentemente dal fatto che il trasloco avvenga o meno, quanto emerso ieri è però un altro indizio dei «turbamenti» che stanno agitando i grandi soci italiani di Unicredit.
Il primo ad alzare i toni era stato Umberto Bossi con la crociata per avere maggiore peso nelle banche del Nord. Il Senatur ha poi attutito lattacco ma il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha proseguito la campagna anti-libica. Nella città scaligera cè la Fondazione Cariverona che con il 4,9% era il maggiore socio di Unicredit, prima che gli emissari di Gheddafi arrivassero al 7% (tramite la Banca centrale di Tripoli e i fondi sovrani). Secondo «Dagospia», lidea di trasferirsi a Monaco di Baviera sarebbe di Daniele Discepolo, avvocato amico di Profumo. Conseguente, scrive il sito di gossip, «la frenetica ricerca» di Unicredit di fondi esteri, tramite Vittorio Terzi di McKinsey. Con lidea di aumentare la quota di capitale in mano straniera e superare lovvia contrarietà al trasloco delle Fondazioni storiche. Lintera operazione punterebbe poi a dribblare il pressing delle Fondazioni sul riassetto territoriale collegato al «Bancone». A dire il vero, però, molti assicurano che Profumo abbia ben altri pensieri per la testa, a partire proprio dalla realizzazione sul campo della Banca Unica. Per non parlare della dura trattativa su 4.700 esuberi che si aprirà il 10 settembre con i sindacati.
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