da Roma
I membri della giunta per le autorizzazioni della Camera studiano le memorie difensive di Massimo DAlema e Piero Fassino sulla vicenda Unipol e stamattina discuteranno sulla richiesta del gip milanese Clementina Forleo di utilizzare come prove nel processo le intercettazioni delle telefonate dei due leader Ds con Giovanni Consorte.
Walter Veltroni quelle dettagliate e dotte memorie le ha già lette e interpretate. Per il candidato segretario del Pd e sindaco di Roma «sia Fassino che DAlema hanno chiesto alla Camera di autorizzare le intercettazioni che li riguardano. Dunque nessun limite verrà frapposto allazione dei giudici».
In realtà, sia il segretario della Quercia che il ministro degli Esteri, e soprattutto il secondo, si rimettono semplicemente alle decisioni della Giunta, chiedendo «rigore e saggezza», ma non sollecitano affatto lautorizzazione. Tuttaltro. Contestano pregiudizialmente la legittimità della richiesta della Forleo che sarebbe «anomala», «errata sotto molteplici aspetti», macchiata da «animosità e acrimonia». Insomma, in particolare per DAlema, irricevibile dalla Giunta. Più che una risposta nel merito, sembrano sollecitare un rinvio delle carte al mittente. Lunico che davvero ha chiesto alla Camera di dare lautorizzazione, perché si chiarisca la sua posizione è il terzo interessato, Salvatore Cicu di Fi (altri 3 sono senatori: il ds Nicola Latorre e gli azzurri Luigi Grillo e Romano Comincioli).
«Veltroni si legga le carte, prima di parlare - dice Antonio Leone di Fi -. La sua difesa dufficio è la solita azione mediatica: i giudizi di DAlema e Fassino sono molto pesanti e certamente inusuali per la sinistra verso loperato di un magistrato. Non sembrano proprio una richiesta di un via libera». Anche Maurizio Gasparri di An legge i memoriali in modo opposto a Veltroni: «È sconcertante il tentativo di DAlema e Fassino di essere garantisti a senso alternato: avrebbero avuto il dovere di chiedere loro lutilizzazione di questo materiale e non di perdere tempo con memoriali patetici».
Ieri la Giunta si è aggiornata a stamattina per consentire ai membri di valutare i dossier di Fassino e DAlema. Ma entro la prossima settimana, conferma il presidente centrista Carlo Giovanardi, si avrà il parere da rimettere allaula di Montecitorio. Sempre se, appunto, non si considererà irricevibile la richiesta della Forleo. Oggi ognuno esprimerà «una sorta di dichiarazione di voto», dice il centrista Giovanardi, senza sbilanciarsi sulla sua posizione. Pdci, Verdi, Idv, Udc e An sarebbero per il sì; Fi e Rnp per il no, ma a essere decisivi saranno i 7 membri dellUlivo.
«Buonsenso e serietà - dice Nello Formisano dellIdv - dovrebbero suggerire allUnione di accogliere la richiesta del Gip nellinteresse di Fassino e DAlema. Accettare la proposta della Cdl significherebbe trovarsi in un abbraccio mortale».
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