«La valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale non può prescindere dalla sua tutela». Ne è convinto il ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, che annuncia l'imminente riforma del suo dicastero: «Dovrebbe essere approvata dal Parlamento entro un mese». Per musei, siti archeologici, archivi e biblioteche sarà quindi l'era della valorizzazione, in termini economici e turistici, strettamente legata con la loro tutela. «Saranno necessarie nuove figure professionali - anticipa il ministro -, esperti in grado di coniugare queste due esigenze».
Nasce proprio con questo obiettivo la nuova laurea magistrale in Arti, patrimoni e mercati, lanciata dall'università Iulm. Il corso è il frutto di un accordo con la Triennale e prevede, a partire dall'anno accademico 2009/2010, un biennio dedicato a chi voglia specializzarsi nel campo della valorizzazione economica dell'arte e dei diversi eventi culturali connessi con il mondo dell'arte. L'obiettivo è formare manager, critici, galleristi, direttori di museo e consulenti che siano in grado di gestire al meglio il rapporto fra arte e mercato. E tutto questo legando il percorso di studio con il mondo del lavoro. «Il primo anno sarà interamente svolto all'interno dello Iulm - spiega il presidente della Triennale, Davide Rampello -. Il secondo, invece, sarà dedicato al lavoro pratico in Triennale. Tutto il nostro personale si assumerà il compito di formare i giovani». Cinquanta ragazzi che riusciranno a superare il test di ammissione. «Avevamo in mente da tempo un corso di studi che mettesse insieme arte, cultura, patrimonio, mercato e turismo - prosegue il rettore dello Iulm, Giovanni Puglisi -, ma è sempre mancato un laboratorio adeguato. Adesso finalmente lo abbiamo trovato».
Durante la loro esperienza all'interno della Triennale, gli studenti potranno infatti toccare con mano come si organizza una mostra, come si allestisce un evento legato al mondo dell'arte e come si gestisce la comunicazione. Proprio come in un laboratorio. Che però, in questo caso, è addirittura la Triennale di Milano. Sicuri, anche, di trovare numerosi sbocchi nel mondo del lavoro. «La riforma del sistema museale in Italia impone la presenza di figure professionali adeguate - conferma Puglisi -. E il nostro corso va inteso proprio in questo senso». La lista dei docenti è ancora top secret. «La stiamo preparando - dice il rettore -. Saranno esperti di fama nazionale e anche internazionale». I costi, per cominciare, saranno contenuti: «I cinquanta allievi pagheranno la tassa di iscrizione comune a tutte le altre lauree magistrali. Ma, vista la complessità di questa organizzazione, non è escluso che in futuro la retta possa variare».
Come non è escluso che l'esperimento possa essere esteso ad altre realtà. «Il ministero guarda con molta attenzione a questa novità - conclude Bondi -, mi piacerebbe che altri enti e altre università, magari in differenti parti del nostro Paese, seguano l'esempio di Iulm e Triennale».
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