Chissà che cosa penserebbe Marilyn Monroe. Le sue celebri proporzioni, da quarant'anni unità di misura della bellezza assoluta e oggettiva, non rappresentano il parametro ideale per spiegare l'attrazione fisica. Almeno secondo un gruppo di ricercatori dell'Università di Danzica, in Polonia, che hanno messo a punto una formula scientifica basata su rigidi calcoli matematici. Confrontando le misure di 24 finaliste di un concorso di bellezza nazionale con quelle di altre 115 donne particolarmente avvenenti, i ricercatori sono riusciti a racchiudere la bellezza in una equazione. Valida per entrambi i sessi. Se fosse possibile costruire in laboratorio il corpo perfetto di una ragazza bisognerebbe partire dalle gambe. Dovrebbero essere lunghissime, in proporzione al busto. Almeno il 12 per cento in più rispetto a quelle delle comuni mortali. Seguirebbero i polpacci. La donna ideale dovrebbe averli sottilissimi, con soli 15 millimetri di grasso, contro i 18 normalmente tollerati. Poi sarebbe il turno del giro vita, che dovrebbe rappresentare un terzo della misura dei fianchi o, se si preferisce, il 76 per cento della dimensione del petto e il 70 per cento di quella delle anche. Il tutto racchiuso in 175 centimetri di altezza.
Bellezza oggettiva
Non c'è spazio per la fantasia o per il gusto soggettivo. La bellezza è misurabile ed è incarnata dalla modella più famosa del mondo: la donna che più si avvicina alla formula è proprio Naomi Campbell. La venere nera ha sbaragliato la concorrenza di centinaia di bellissime colleghe grazie a misure prossime alla perfezione. Sarebbe lei, quindi, a incarnare la bellezza assoluta. Insieme con un compagno d'eccezione: Christian Bale, protagonista dell'ultimo Batman e del film The prestige. L'attore incarnerebbe l'uomo ideale, grazie a una perfetta combinazione fra cosce, busto, vita e petto. Secondo gli scienziati, nel corpo maschile le gambe dovrebbero essere lunghe esattamente quanto il tronco. Altri ingredienti fondamentali sono, naturalmente, l'altezza e la larghezza delle spalle.
Irraggiungibile Naomi
Lo studio non manda definitivamente in pensione le classiche misure 90-60-90. Queste, spiegano infatti gli scienziati, rimangono pur sempre un buon punto di partenza per distinguere un bel fisico da un corpo sgraziato. Ma non sono sufficienti per spiegare la differenza fra una persona bella e una persona superlativa, irraggiungibile, proprio come Naomi Campbell. Il segreto starebbe proprio nelle proporzioni, pochi centimetri di differenza invisibili ai più, ma determinanti per stilare una classifica della bellezza. La ricerca sembra destinata a svolgere anche una funzione scientifica.
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