Urbanistica, chiuse le indagini su via Serlio. Sette gli indagati che rischiano il processo

Progetto immobiliare in zona Brenta

Urbanistica, chiuse le indagini su via Serlio. Sette gli indagati che rischiano il processo
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La Procura ha chiuso un altro dei filoni di indagine sulla gestione urbanistica. Si tratta dell'inchiesta con al centro il progetto immobiliare "SerlioSette", in via Serlio, zona Brenta, che prevede la costruzione di due edifici residenziali di "cinque e sedici piani" e che sarebbe stato portato avanti, come già in altri casi scandagliati dagli inquirenti milanesi, con violazioni della normativa edilizia. Da quanto si è saputo, l'avviso di chiusura indagini, firmato dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici, del pool dell'aggiunta Tiziana Siciliano, è stato notificato a sette persone, tra responsabili legali delle società che hanno sviluppato il progetto e costruttrici, il direttore dei lavori, il progettista e Carla Barone, dirigente di Palazzo Marino, ex responsabile dello Sportello unico edilizia e già indagata in altri procedimenti dello stesso genere. Anche in questa tranche di indagine vengono contestati l'abuso edilizio, la lottizzazione abusiva e presunte false attestazioni in merito ai requisiti edilizi.

Secondo l'accusa, la realizzazione del progetto immobiliare, come in altri casi, avrebbe dovuto passare per la stesura di un "piano particolareggiato" tenendo conto degli annessi servizi nella zona e non, come accaduto, per la firma di una "convenzione" tra impresa e funzionari comunali, senza il vaglio della Giunta o del Consiglio comunale. In più, anche in questo caso c'è l'ormai classica contestazione sulla cosiddetta "monetizzazione" delle aree a uso pubblico pagata dall'impresa.

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