Urbanistica in stallo ma l'edilizia cresce

Nel 2024 un terzo delle imprese lombarde di impianti e materiali ha ricavi in salita

Urbanistica in stallo ma l'edilizia cresce
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L'edilizia lombarda cresce, in controtendenza con la paralisi dell'urbanistica milanese dovuta alle indagini della Procura della Repubblica. In aumento, infatti, il fatturato per un'azienda lombarda su 3 nel 2024. Il settore delle costruzioni rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia regionale: nel primo trimestre 2025, su un totale di 811.330 imprese attive, erano 132.344 quelle appartenenti al settore delle costruzioni, pari al 16% del tessuto imprenditoriale locale. Il dato non deve sorprendere troppo: se è vero che si tratta di aziende che rientrano nella filiera, producendo e distribuendo materiali e prodotti per l'edilizia e impiantistica, risentiranno dell'impatto delle blocco dei cantieri più avanti.

Milano, in particolare, si conferma il cuore pulsante con 44.539 imprese attive nella sola provincia, a rappresentanza di oltre un terzo del comparto lombardo. Ulteriore spinta al settore è stata data dal Pnrr, che ha destinato 6,7 miliardi di euro alla città metropolitana sostenendo interventi infrastrutturali.

È la fotografia che emerge dal SAIE LAB di Milano, laboratorio del «saper fare» organizzato dalla «Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti» e incentrato sul ruolo dell'involucro edilizio nel miglioramento delle prestazioni ambientali, dell'efficienza energetica, dove sono stati presentati i dati dell'Osservatorio, realizzato da Nomisma, che analizza l'andamento del mercato e le opinioni delle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni. «Milano e la sua provincia ospitano un tessuto imprenditoriale importante per il comparto dell'edilizia e dell'impiantistica», dichiara Emilio Bianchi, dg SAIE. Il settore sta attraversando una fase positiva: nell'ultimo trimestre del 2024, il 33% delle imprese ha registrato una crescita del fatturato, mentre un ulteriore 43% ha mantenuto ricavi stabili. Le aspettative per fine 2025 sono quindi ottimistiche: il 45% delle aziende stima un ulteriore incremento, in linea con la media nazionale.

Consolidano questa fiducia il portafoglio ordini, giudicato adeguato dal 62% delle imprese lombarde (contro il 55% a livello nazionale) e l'aumento dei salari in circa 1 impresa su 4.

Il tutto in un contesto macroeconomico in cui il PIL italiano è previsto in crescita dello 0,7% nel 2025, mentre il clima di fiducia delle imprese mostra una leggera flessione (-1% su base annua), a fronte di un miglioramento tra i consumatori (+1,9%): segnali di un mercato in ripresa ma sensibile all'incertezza. Tuttavia emerge il fattore della carenza di forza lavoro qualificata.

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