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Usa, rifiuta il body scanner all'aeroporto: anziana spogliata e perquisita

La donna ha 85 anni, molto curva, cardiopatica, sottopeso e si muove su sedia a rotelle. In partenza dal John Kennedy di New York, non voleva passare i controlli ai raggi X, temendo potessero danneggiare il suo defribillatore. È stata portata in un stanzetta e costretta a togliersi i vestiti. Procedure poi le hanno anche fatto perdere l'aereo

Una cosa è certa, in America non si scherza con le misure di sicurezza negli aeroporti. Così anche se un passeggero ha 85 e un defibrillatore, sia sottopeso e ridotto su una sedia a rotella, se non vuol passare sotto i raggi X deve sottoporsi a ispezione corporale. Come è successo a Lenore Zimmermam bloccata al John Kennedy di New York, portata in uno stanzino e spogliata. Un situazione imbarazzante, protrattasi per parecchio tempo tanto che alla fine la vecchietta ha perso l'aereo ed è stata costretta ad attendere altre ore per salire sul volo successivo.
La scorsa settimana infatti l'anziana signora era stata portata dal figlio in aeroporto per prendere il volo delle 13 della compagnia JetBleu che l'avrebbe dovuta portare a Fort Lauderdale in Florida. Alle 12.20 si è debitamente messa in fila per passare i varchi spingendo la sua sedia a rotelle ma quando è arrivata davanti al body scanner si è bloccata. Si tratta infatti di quelle porte attraverso le quali il viaggiatore deve passare per farsi «analizzare» ai raggi X. Temendo che l'apparecchio danneggiasse il defribillatore, la donna soffre anche di cuore, ha chiesto di essere perquisita sul posto, richiesta respinta dal personale addetto alla sicurezza. A quel punto, come ha denunciato Lenore Zimmerman, è stata portata in una stanza riservata e costretta a togliersi pantaloni e altri abiti. Ha poi perso l'aereo e dovuto aspettare altre due ore e mezza per prendere il volo successivo. «Ma vi sembro una terrorista? Ho 85 anni, vivo attaccata al defribillatore, sono mezza gobba, mi muovo su una sedia a rotelle e non arrivo a 50 chili» ha poi raccontato dalla sua casa di ricovero a Coconut Creek in Florida.
Ma i responsabili della sicurezza respingono le accuse e assicurano come la pensionata non sia stata costretta a spogliarsi. «Ci dispiace che la passeggera abbia avuto una "sgradevole esperienza" ma i nostri protocollo di sicurezza non prevedono "spogliarelli" e comunque in quella circostanza nessuno è stato costretto a svestirsi. Un controllo privato è stato chiesto dalla passeggera, le è stato ed è durato 11 minuti. Le procedure sono state condotte con cortesia e nel rispetto della dignità della viaggiatrice». Dichiarazioni però non suffragate da alcuna immagine perché il controllo non è stato filmato. Mentre, sempre secondo le autorità, esisterebbe un altro filmato che dimostrerebbe come che in controlli abbiano seguito procedure «appropriate».
Falso, replica Lenore Zimmerman, che rincara la dose aggiungendo che durante i controlli avrebbe anche iniziato a sanguinare perché le si era staccata una medicazione. La signora avrebbe chiesto l'intervento di un medico ma le sarebbe stato risposto di farsi vedere da un dottore al suo arrivo in Florida. Ora la famiglia Zimmerman minacce querele e il figlio Bruce spera che qualcuno venga punito per quanto successo alla madre. Madre che comunque ha già annunciato che ad aprile tornerà a New York per vedere il figlio.

E le autorità del Jfk sono già in allarme.

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