«Va riconosciuto al Pdl ciò che il Pdl è riuscito a fare»

di Michele Scandroglio

e Roberto Cassinelli*

Caro Massimiliano,
bravo: mai lasciare all'avversario la palma delle nostre battaglie! E le battaglie del Popolo della Libertà, che corrispondono ai sentimenti profondi dei nostri elettori, proprio perché sono le «nostre» battaglie, sono molte, e tutte condotte con attenzione, puntualità e successo, a cominciare da quella sull'Imu. Ci piace ricordare che sull'Imu fummo noi, sì proprio noi, con un emendamento, a chiedere ed ottenere, grazie alla condivisione del PdL tutto, che si tenesse in conto un meccanismo di sgravio legato al quoziente familiari (anche il Tuo Giornale ne diede risalto). Capimmo subito che non era sufficiente, e partì la richiesta della rateizzazione, anche in questo caso accolta ed oggi possibile. Ed ancora il nostro impegno, per ora accolto dal Governo solo su un ordine del giorno, per rendere l'Imu «una tantum»: sul tema la battaglia è ancora aperta. Esistono poi molti altri fronti importantissimi sui quali il nostro lavoro è stato determinante e coincide con l'attesa della nostra base elettorale. Ne citiamo alcuni in particolare: la riforma del lavoro, stoppata dal PdL sulla flessibilità in entrata, riportata in discussione ed oggi modificata sostanzialmente nel senso desiderato dalle piccole e medie imprese, con un lavoro intenso in Commissione, incontri con le parti sociali, datoriali ed esperti: partita non ancora definita in toto e con margini di ulteriore miglioramento. Ed ancora interventi concreti e risultati ottenuti come la tutela delle libere professioni tutte e delle farmacie e dei taxi mentre il nostro impegno per il commercio ambulante e gli stabilimenti balneari è sulle barricate per convincere Governo ed Europa che la direttiva Bolkestein è ingiusta. Come la mitigazione degli effetti recessivi sull’adeguamento Istat alle pensioni. Tutti interventi in favore di quel ceto medio che costituisce l'ossatura portante della nostra economia. Per proseguire con l'impegno per la vivibilità nelle carceri ed l'impresa affinché l'Italia si ponga finalmente una agenda digitale, la lotta alle pensioni d'oro ed ai superstipendi della pubblica amministrazione.
Non ultima la tanto intelligente quanto opportuna iniziativa del nostro Segretario Angelino Alfano per la compensazione dei debiti e crediti verso lo Stato. Un principio che una volta passato - e pare sia possibile arrivarci, viste le considerazioni del Viceministro all'Economia Grilli - rivoluzionerà per sempre i rapporti tra contribuenti e amministrazioni perché verrà posto il principio per cui se sei creditore dello Stato nessuno può esigere alcun eventuale debito da te sino al concorre del credito in essere: un principio di giustizia ed equità tanto ovvio che parrebbe inutile pure discuterne, ma è proprio quello che accade nel nostro meraviglioso Paese.
E tutto ciò avviene in contrasto-collaborazione con il Governo, che spesso non comprende le ragioni della Politica, intesa come rapporto con la gente, e si pone quale fermo assertore delle ragioni del pareggio, pensando che la competenza professorale sia panacea assoluta. Ma poi, quando si riescono a porre le questioni con evidenza ed a supportarle coi fatti, visto che a nessuno di loro l'intelligenza fa difetto, le cose si compongono nel compromesso più alto possibile.
Non mancano neppure gli attestati un poco tardivi, ma ben accetti, vista l'autorevolezza della fonte, di buona condotta circa l'operato del Governo Berlusconi in ordine ad un tema delicato e forte come l'antimafia, che provengono dal Procuratore Grasso.
Ciò vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto e dobbiamo esserne orgogliosi.
Se poi dovessimo raccontare il nostro impegno per questa terra che viene spesso travolta dalla facile demagogia, basti pensare alle partite per i pensionati amianto, per il ribaltamento a mare di Fincantieri, per i fondi per le alluvioni, per gli Erzelli, per l'Iit, per il Tribunale di Chiavari, la modifica al decreto salvacoste tradotto in salvacrociere e tanto altro ancora.
E il lavoro dei consiglieri regionali? Basti ricordare le battaglie contro gli sprechi in Regione portate avanti da Matteo Rosso e dal gruppo, che paiono antesignane della spending review del duo Monti-Bondi.
Infine, il grande senso di responsabilità del Presidente Berlusconi che senza mai essere sfiduciato «rinuncia» nell'interesse del Paese e consente la creazione di un Governo con la partecipazione anche dell'opposizione, ritenuto allora da tutti la sola risposta possibile alla crisi internazionale devastante che ancora oggi morde la nostra economia.
Ebbene, in una situazione così difficile pare strano non essere mai soddisfatti del buon lavoro fatto e ricercare sempre quel che non va, che certamente è assai, e sul quale dobbiamo confrontarci senza fare sconti a nessuno, ma vivaddio diamo a Cesare quel che è di Cesare senza farci trascinare in un cupio dissolvi che impedisce la giusta analisi e l'individuazione del giusto progetto per il domani.


Un domani pieno di incognite che non si diraderanno mai con i programmi pollaio che ci ammannisce la tv, né con le esternazioni grilline o similari, ma con il duro lavoro, spesso oscuro, cercando seriamente di coniugare esigenze assai diverse tra loro e valori non negoziabili, avendo ben chiaro che la stella polare della buona politica è l'impegno di tutti per il bene comune.
Certo è più facile «apparire» sparando sulla bandiera, ma a noi non piace affatto!
Con affetto e stima.*deputati liguri gruppo Pdl

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