da Donington
Il 21 giugno è iniziata ufficialmente l'estate, ma da queste parti non se ne è accorto nessuno. Pioggia, vento, freddo, ancora acqua hanno trasformato la prima giornata di prove del Gp di Gran Bretagna, ottava prova stagionale, in una sfida prima di tutto per non cadere. «L'asfalto è così scivoloso - conferma Casey Stoner, il più veloce anche in queste difficili condizioni -, che bisogna solo pensare a rimanere in piedi. Con la pioggia, quello di Donington è il peggior circuito del mondiale».
Non a caso, nelle tre cilindrate sono finiti in terra ben 54 piloti, tra i quali anche Valentino Rossi, caduto pochi minuti (otto) dopo il via delle prove mattutine. «Ho iniziato bene la giornata con una bella scivolata - ironizza il campione della Yamaha -. Sono partito calmo con una gomma di media durezza, quella che di solito si usa in simili condizioni, ma che qui non funziona: non c'è aderenza e l'interno del pneumatico non si scalda. L'asfalto è vecchio e diventa facilissimo commettere degli errori».
Le previsioni meteo dicono che sia sabato sia domenica pioverà, ed ecco quindi che diventa importante analizzare con attenzione il risultato cronometrico della prima giornata. Nella combinazione della due ore di prove, Stoner è in prima posizione, davanti a un ritrovato Hayden, un sorprendente Pedrosa (sorprendente perché in passato ha sempre penato sull'acqua), con Rossi solo decimo e staccato di quasi due secondi (1"969). Vista così, la situazione sembra piuttosto preoccupante per Valentino. «In effetti - non si nasconde -, non è andata benissimo, ma va anche detto che ho girato poco nelle migliori condizioni. Al mattino, dopo la caduta, ho montato una gomma più morbida, sicuramente più efficace, che ho utilizzato anche nel pomeriggio, girando subito come gli altri. Poi, però, avendo già fatto tanti giri con la stessa copertura e non avendone abbastanza di morbide ho dovuto rimontare il pneumatico del mattino, rischiando nuovamente di cadere. Ma vedere davanti le Michelin ed Edwards (quarto assoluto nel turno pomeridiano, ndr) mi conforta».
Ma a far stare più sereno Rossi è soprattutto la possibilità che per oggi arrivino dalla Francia delle coperture più morbide e, di conseguenza, più adatte alle condizioni dell'asfalto. Stoner, comunque, sembra tutt'altro che preoccupato da questa eventualità. «Dopo Le Mans - confida il pilota della Ducati - abbiamo trovato un buon assetto da bagnato e questo mi ha permesso di essere subito veloce anche a Donington. Nel pomeriggio, invece, abbiamo provato a fare delle modifiche e solo per questo non sono riuscito a ripetermi (Casey ha ottenuto il sesto tempo parziale, ndr).
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