A Valencia Alonso fa gli onori di casa: secondo

Quando un pilota guarda in faccia la gente attorno e capisce che un poco si è annoiata, che sette pole su otto gare sono tante davvero, che sei vittorie su otto Gran premi sono ancor più imbarazzanti e che, soprattutto, c’è il vistoso rischio che si vada avanti così ancora a lungo, ecco, un pilota intelligente dice ciò che ha detto Seb Vettel: «Guardate che vincere è stato davvero difficile, ho dovuto controllare un sacco di cose». Ma dai...
Perché non è vero. Cioè vero che avrà anche tenuto sotto controllo diversi pulsantini, ma che la sua vittoria sia mai stata in dubbio non pare proprio. La manifesta superiorità della monoposto energetica è però tale da rendere ancor più grande e significativo il secondo posto di Fernando Alonso. Perché una monoposto spaziale lo spagnolo se l’è messa dietro, quella di Webber, e perché gli uomini di capitan Domenicali, a furia di rincorrere e rimboccarsi le maniche hanno superato tecnicamente le McLaren. Fatto da non sottovalutare, tenendo presente che si tratta dell’unico team ad aver quest’anno battuto la Red Bull e per due volte.
Segno che la retta via maranelliana è stata imboccata, segno che si pensa al 2012 ma l’occhio resta grande e aperto sul 2011 nell’illusione che Vettel, prima o poi, commetta un passo falso. Fa effetto pensarlo, ma il ragazzo teutonico che domenica prossima compirà 24 anni, potrebbe addirittura prendersi una vacanza premio di tre Gp e ripresentarsi al rientro comunque in vetta al mondiale. Tanto gli permettono i 77 punti di vantaggio su Button secondo. Ma forse sarebbe pretendere troppo.
Dalla sua, la Ferrari ha la forza con cui ha saputo reagire alle difficoltà in pista e alla iella generosamente elargita quest’anno dalla dea bendata. Sul tema parlano i fatti: non appena messe da parte le gomme dure che la tormentavano, ha saputo infilare due secondi posti in tre gare. Dalla sua ha poi Alonso che sta entrando in forma spaziale, l’unico stato di forma per reggere il confronto con E.t. Vettel.

Dalla sua, in ultimo, la Rossa ha che a Silverstone verranno aboliti gli scarichi soffiati tanto cari alla Red Bull (e da tutti copiati più o meno malamente) per cui c’è da augurarsi che sia il team con le ali quello a patirne di più l’assenza. Di contro, un paio di cosette. La prima: in questo momento la squadra energetica è più veloce in pista e ai box nei cambi gomme; la seconda: a Silverstone, casa loro, c’è da giurarci, la McLaren tornerà a graffiare.

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