di Stefano Fiore
Chiamatela pure missione impossibile. C'è chi lo dichiara apertamente, come Fernando Alonso, e chi fa finta di nulla, vedi Valentino Rossi. Ma per la Ferrari e il Dottore questo weekend in Germania e Stati Uniti nasce con l’obiettivo di non dover archiviare anzitempo la stagione, di non dover cercare scuse alla fine dell’anno o di non vivere di rimpianti. Insomma, le gare a Hockenheim e Laguna Seca, undicesima e nona prova dei mondiali di Formula1 e MotoGp, devono essere il primo passo per la rimonta nelle rispettive classifiche mondiali. Il destino tra Rossi e la Rossa a quattro ruote torna così a intrecciarsi, seppur a migliaia di chilometri di distanza: il Dottore vuole dimostrare di essersi lasciato ormai alle spalle l’operazione alla gamba destra, il Cavallino deve invece cambiare marcia, dimenticare i propri errori e battere anche la sfortuna.
Le prove libere di ieri ad Hockenehim hanno confermato che a Maranello non fanno male ad essere ottimisti. Se il miglior tempo di Fernando Alonso ha dimostrato una volta di più l’inesauribile grinta del pilota spagnolo, il terzo tempo di Felipe Massa ha confermato i progressi della F10 da ieri dotata di un nuovo diffusore posteriore. È vero che le Red Bull il venerdì solitamente preparano la gara e sono a un soffio (Vettel e Webber secondo e quarto). Ma in casa Ferrari c'è comunque motivo per sorridere: «Bene così ma aspettiamo le qualifiche, le Red Bull sono molto forti. Comunque se andiamo sul podio sia io che Massa, riapriamo i giochi per il Mondiale» la profezia di Alonso. In tema di rimonte, anche la cabala potrebbe aiutare lo spagnolo. Tre anni fa dopo dieci gare, Kimi Raikkonen aveva 16 punti di ritardo sul capoclassifica pari ai 51 del sistema attuale di punteggi: oggi Alonso ne ha 47. Il leader della classifica, nel 2007 come oggi, era Lewis Hamilton. Il pilota finlandese inoltre aveva vinto al debutto sulla Ferrari, come Alonso quest'anno. Infine Hamilton aveva come compagno di squadra il campione del mondo uscente, Alonso, così come quest'anno ha come compagno Button, iridato 2009. Tre anni fa alla fine vinse Raikkonen, ad Alonso non rimane che sperare nel bis.
In tema di rimonte mondiali, invece, Valentino Rossi ha poca esperienza. Ogni suo titolo, anche il primo nella 125, è arrivato al termine di stagioni regolari, senza particolari momenti di flessione. Le quattro gare saltate, conseguenza dell’incidente del Mugello, pesano tanto in classifica: Lorenzo è distante ben 111 punti. Vale non è ancora al 100%, le tante curve a sinistra di Laguna Seca lo avvantaggiano ma proprio la più difficile, quel Cavatappi che nel 2008 lo rese protagonista di un duello corpo a corpo con Stoner, potrebbe dargli fastidio a causa del brusco cambio di direzione che comporta. Stasera nelle qualifiche vedremo se e quanto soffrirà. Rossi ha detto di puntare al podio e questa è una pista storicamente avversa a Lorenzo: stare davanti al compagno di scuderia sperando in una vittoria di Stoner sarebbe il risultato migliore.