Vallettopoli, Corona e Mora: procura di Milano vuole il processo. Estorsione

Il pubblico ministero Di Maio, titolare del fascicolo milanese sull'indagine, ha richiesto il rinvio a giudizio per il fotografo e l'agente: l'accusa è concorso in estorsione. La difesa: "Non c'entrano"

Vallettopoli, Corona e Mora: procura 
di Milano vuole il processo. Estorsione
Milano - La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Fabrizio Corona e Lele Mora e per il factotum di Corona, Marco Bonato, con l’accusa di estorsione ai danni di alcuni personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo. Il pm milanese titolare dell’inchiesta, Frank Di Maio, ha anche chiesto il processo per l’ex tronista Walter Agostoni e Pietro Tavallini per commercio di droga in alcuni locali milanesi. La procura ha invece chiesto l’archiviazione per la fotomodella Fernanda Lessa e per il calciatore del Milan Alberto Gilardino, che erano stati accusati di favoreggiamento personale. In particolare, Alberto Gilardino era stato accusato di aver avvisato Fabrizio Corona dell’esistenza dell’inchiesta.

Stralciate le posizioni di Yespica, Fabiani e Ribas Stralciato, invece, il fascicolo dell'inchiesta relativo alle tre soubrette televisive, Aida Yespica, Alessia Fabiani e Ana Laura Ribas, e al modello Francesco Arca, accusati di favoreggiamento e false dichiarazioni a pm. L’intenzione della Procura, a quanto si è appreso, è quella di attendere l’esito dell’udienza preliminare che sarà fissata dal gup Enrico Manzi, per valutare se chiedere il giudizio per i quattro o formulare una richiesta di archiviazione.

Il legale di Mora: "Lele non c'entra niente" "Lele Mora non c’entra niente con le accuse che gli vengono rivolte, ne chiederemo il proscioglimento. Siamo certi che il giudice per l’udienza preliminare valuterà con più attenzione le contestazioni mosse dal pubblico ministero". È il commento dell’avvocato Nadia Alecci, difensore dell’agente dello spettacolo Lele Mora, alla richiesta del pm di Milano Frank Di Maio di rinviare a giudizio il suo assistito. Le accuse rivolte a Mora, sottolinea il legale, "sono assolutamente ridimensionate".

Il pm chiede infatti il processo solo per due dei quattro episodi inizialmente contestatigli, ovvero le due presunte tentate estorsioni ai danni del calciatore Adriano e del motociclista Marco Melandri. A carico di Mora sono invece cadute le accuse riguardanti le presunte estorsioni ai danni del calciatore Francesco Coco e di Lapo Elkann.

Il difensore di Corona: "Battaglia sull'interpretazione" "Ora la battaglia si sposta sull’interpretazione dei fatti su cui i giudici faranno le proprie valutazioni, dopo aver preso atto degli elementi portati dalla difesa e non solo quelli dell’accusa", l’avvocato Giuseppe Strano Tagliareni, uno dei legali di Fabrizio Corona, non perde fiducia nelle possibilità del suo assistito di uscire pulito dalla vicenda, nonostante il pm Di Maio abbia chiesto il suo rinvio a giudizio in relazione a diversi episodi di presunta estorsione e tentata estorsione. "Al giudice delle udienze preliminari non chiederemo riti alternativi - spiega -. E nel caso di un eventuale rinvio a giudizio potranno emergere in dibattimento elementi favorevoli a Corona". Il fotografo, dopo aver ricevuto nelle scorse settimane l’avviso di chiusura delle indagini, secondo il suo avvocato considerava "un fatto dovuto" la richiesta del pm di processo.  
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