Milano - E' stato scarcerato Fabrizio Corona, il fotografo al centro dell’inchiesta scandalo su Vallettopoli, da due mesi agli arresti in carcere e, nelle ultime settimane, detenuto nel penitenziario milanese di San Vittore. Ad attenderlo gli avvocati, Giuseppe Strano Tagliarini e Manuela Marcassoli che l’hanno portato nella sua abitazione, in centro a Milano, dove sconterà gli arresti domiciliari, a bordo di una Blentey nera. Prima di andarsene Corona ha detto ai numerosi giornalisti che lo aspettavano di aver subito un trattamento "vergognoso" nei suoi 80 giorni di carcere. "Per 80 giorni mi sono sentito ostaggio dello stato. Quello che ho subito da parte di tanti e dalla procura di Potenza - ha detto il fotografo, jeans, maglietta nera e visibilmente dimagrito - è vergognoso. Sono stato vittima di un talebano di nome Woodcock che voleva solo popolarità". Poi, Corona ha ringraziato tre persone: "Grazie al pm Frank Di Maio, l’unico serio e onesto che ho incontrato in questi 80 giorni, a mia madre e a mio padre che mi ha protetto dal cielo. Ora torno a casa da mio figlio che mi aspetta".
Provvedimenti Per il gip di Milano, Giulia Turri, Corona è sottoposto all’obbligo di dimora nel capoluogo lombardo e al rientro alla sera a casa. Per il gip di Torino, Corona deve sottostare all’obbligo di firma. Ancora non si sa come il gip di Roma ha "alleggerito" le originarie ordinanze di custodia cautelare, mentre quello di Potenza, Alberto Iannuzzi, ha concesso gli arresti domicialiari al "fotografo dei Vip".
Nina Moric: temo il suo ritorno a casa "Paura, paura, paura: se ci penso mi viene il mal di pancia". Così Nina Moric in un’intervista esclusiva a Chi, in edicola domani, rivela il suo sentimento verso il marito Fabrizio Corona, alla vigilia della sua uscita dal carcere, dove è rinchiuso dallo scorso 12 marzo. "Guardandolo dovrò affrontare la realtà. E, magari, non sarà quella che avrei voluto", dice la modella croata, che lo scorso 2 aprile ha presentato richiesta di separazione dal marito. "Lo amo ancora, ma mi sono accorta che il nostro è un legame malato. Ho cominciato un percorso di analisi che mi sta aiutando a guardarmi dentro, a capire chi sono. Mi sto riappropriando della mia vita, credo che tutto questo putiferio sia stato utile paradossalmente. Io non mi conoscevo, mi ero nascosta. Ora sto meglio". Nina Moric aggiunge: "Avevo presentato tramite i miei avvocati due ricorsi di sequestro nei confronti della Corona's. Uno è decaduto, l’altro no: prosegue la richiesta di ottenere gli importi che mi devono per le mie prestazioni.
Io ho lavorato per sedici anni e mi sono ritrovata da un giorno all’altro senza il becco di un quattrino, con un affitto da pagare e un bambino da crescere. Sono stata giudicata per la mia scelta, condannata dalla gente: ma cosa ne sanno di quello che ho passato...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.