Vandali, scuola a fuoco 500 alunni senza aule

«Spero soltanto che i carabinieri riescano ad individuare in fretta i responsabili di questo scempio che mortifica tutta la nostra comunità. Si tratta sicuramente di teppisti, qualche baby gang che dovrà rispondere sino in fondo del gravissimo episodio». È duro Gino Perferi, sindaco di Arese, nel condannare l'incendio doloso che l'altra sera ha danneggiato gravemente la scuola elementare don Gnocchi di via dei Gelsi, rendendola pressoché inagibile, tanto che le lezioni potranno riprendere soltanto la settimana prossima. Vacanze forzate quindi per qualche giorno, per i circa 500 alunni che sono stati ospitati in altre scuole cittadine.
Sono da poco passate le 19,30 di mercoledì, quando alcuni abitanti della zona notano il fumo uscire dalle finestre dell’istituto scolastico. Lanciano l’allarme e pochi minuti dopo sul posto arrivano i vigili del fuoco da Rho e da Legnano, insieme ai carabinieri ed alla polizia locale. «Ci è bastato dare un’occhiata alle finestre forzate e poi all’interno, per capire che si trattava di un incendio doloso – ha ricordato il primo cittadino -; purtroppo non immaginavamo che i danni fossero così consistenti». I vandali sono saliti al primo piano, sfogando la loro idiozia all’interno di alcune aule.

Hanno sparso a terra libri, quaderni, documenti e oggetti vari, appiccando il fuoco che si è subito propagato in altre aree della struttura scolastica. Il bilancio è pesante: per rimettere in sesto tre aule bruciate, sostituire suppellettili e apparecchiature elettroniche arse, e rimettere in sicurezza l'edificio occorreranno alcune decine di migliaia di euro.

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