Nuovi e «agghiaccianti particolari» dovrebbero indurre a «rivedere le dichiarazioni del governo turco e le prime convinzioni espresse dal Vaticano», secondo cui lassassino del vescovo Luigi Padovese «non avrebbe risvolti politici e religiosi». È quanto scrive Asianews, in un articolo dedicato allinchiesta sulla morte del Vicario apostolico dellAnatolia.
Lagenzia dinformazione dei missionari del Pime scrive che lautopsia ha rivelato che Padovese «presentava coltellate in tutto il corpo, ma soprattutto dalla parte del cuore (almeno 8). La testa era quasi completamente staccata dal tronco, attaccata al corpo solo con la pelle della parte posteriore del collo».
Il prelato è stato accoltellato in casa, ha trovato la forza di uscire e sulla soglia è crollato. Lassassino ha quindi infierito sul corpo, tagliandogli la testa. «Testimoni affermano di aver sentito il vescovo gridare aiuto. Ma ancora più importante, è che essi hanno sentito le urla di Murat subito dopo lassassinio. Secondo queste fonti, egli è salito sul tetto della casa è ha gridato: "Ho ammazzato il grande satana! Allah Akhbar!". Questo grido coincide perfettamente con lidea della decapitazione, facendo intuire che essa è come un sacrificio rituale contro il male». «Ciò mette in relazione lassassinio - fa notare Asianews - con i gruppi ultranazionalisti e apparentemente fondamentalisti islamici che vogliono eliminare i cristiani dalla Turchia».
Lagenzia del Pime, commenta: «Davanti a questi nuovi e agghiaccianti particolari sono forse da rivedere le dichiarazioni del governo turco e le prime convinzioni espresse dal Vaticano. Fermo restando che, come ha detto Benedetto XVI nellaereo in viaggio per Cipro, questo assassinio non può essere attribuito alla Turchia e ai turchi, e non deve oscurare il dialogo».
Asianews chiede che linchiesta delle autorità turche «proceda e approfondisca» i possibili legami dellomicida Murat Altun, «con organizzazioni dello Stato profondo, che sfuggono anche al governo turco». Appare infatti sempre meno difendibile la presunta infermità mentale dellautista ventiseienne. Ercan Eris, lavvocato della Chiesa cattolica, sostiene che lomicida non può essere diventato depresso in un giorno e che non esiste nessun rapporto sanitario che lo dichiari tale. «Ormai - scrive lagenzia del Pime - è certo che il giovane è sano di mente. Non c'è alcun certificato medico che attesti la sua invalidità mentale. Negli ultimi tempi egli stesso diceva di essere depresso, ma ormai si pensa che questa fosse tutta una strategia per potersi difendere in seguito».
Secondo voci nella polizia, sembra che Murat stia offrendo una nuova giustificazione del suo gesto: «Padovese - scrive Asianews - sarebbe un omosessuale e lui, Murat, sarebbe la vittima, costretta a subire abusi. Luccisione del vescovo non sarebbe un martirio, ma un atto di legittima difesa».
Ieri si sono svolti a Iskenderun i funerali del presule, una seconda cerimonia si svolgerà a Milano, in Duomo, il 14 giugno.
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