Fumata bianca

Papa Francesco è irremovibile: il suo "no" alle donne prete

In una recente intervista, Jorge Mario Bergoglio ha chiuso la porta all'ordinazione femminile. E non è la prima volta che lo fa, nonostante le aperture su alcuni fronti

Papa Francesco è irremovibile: il suo "no" alle donne prete

Lo scorso 22 novembre Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano una delegazione di redattori della rivista dei gesuiti statunitensi America Magazine. Si tratta di uno dei giornali più progressisti nel mondo dell'informazione religiosa e senz'altro uno dei più autorevoli. Il botta e risposta tra il Pontefice e i giornalisti è stato pubblicato a fine novembre e ha fatto discutere soprattutto per le dichiarazioni papali sulla guerra in Ucraina.

Ma l'intervista è degna di nota anche per un altro dei temi toccati: l'ordinazione femminile. Sarà stato il clima informale a Casa Santa Marta e le risposte gradite alle domande critiche sulla Conferenza episcopale Usa, ma ad un certo punto l'editorialista Kerry Weber ha provato il 'colpaccio' ed ha chiesto al Papa cosa si sentirebbe di dire a tutte le donne addolorate perché non possono essere ammesse al sacerdozio.

Una domanda volutamente "di parte" dal momento che la giornalista in passato si è dimostrata più volte favorevole all'ipotesi delle diaconesse e della riapertura della discussione sull'ordinazione femminile. Tuttavia, Francesco deve aver deluso - almeno su questo punto - la sua intervistatrice, sostenendo che "il principio petrino non ha spazio" per l'accesso delle donne al ministero ordinato.

Bergoglio ha motivato il "no" ricordando al tempo stesso ciò che ha fatto per aprire alle donne gli organi decisionali della Chiesa. Non solo in ambito ecclesiale, dove ha recentemente nominato due donne nel Dicastero per i vescovi e suor Raffaella Petrini come segretario generale del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano: Francesco ha anche affermato che "quando una donna entra in politica o gestisce le cose, generalmente se la cava meglio". Il Papa ha spiegato, inoltre, che l'esclusione delle donne dal ministero ordinato "non è una privazione".

Non saranno contenti in Germania

Nel 2019, in un'udienza concessa in Vaticano alle rappresentanti dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali, Francesco aveva gelato una suora tedesca che gli aveva chiesto di riprendere la riflessione sul diaconato femminile non limitandosi a consultare "solamente le fonti storiche e dogmatiche". Bergoglio aveva risposto dicendo che bisogna mantenersi sulla linea tracciata dalla Rivelazione: "Se non c'era qualcosa, se il Signore non ha voluto il ministero, il ministero sacramentale per le donne non va".

Ancora più perentorio era stato sulla possibilità di aprire alle donne-prete. Nel 2016, sul volo di ritorno da Malmoe, Francesco aveva osservato che sull'ordinazione di donne nella Chiesa cattolica "l'ultima parola chiara" si doveva a San Giovanni Paolo II e "questa rimane". Il riferimento del Pontefice argentino era la Lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis del 1994 a cui si è appellato anche il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale gesuita Luis Ladaria in un testo del 2018.

Il 'no' ribadito dal Papa farà rumore soprattutto in Germania dove l'episcopato tedesco, impegnato in un Cammino Sinodale che ha ricevuto l'ammonimento dei capi dicastero della Curia per l'agenza troppo rivoluzionaria, appare determinato a portare avanti la discussione sull'ordinazione delle donne.

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