Fumata bianca

Il Papa vede la suora pro-Lgbt. E si avvicina la benedizione alle coppie gay

Suor Jeannine Gramick, sostenitrice di aborto e causa arcobaleno nella Chiesa, è stata ricevuta per quasi un'ora a Santa Marta. Nel 1999 fu "punita" da Ratzinger

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Il 15 marzo del 2021 l'allora congregazione per la dottrina della fede rendeva nota la risposta negativa ad un dubium ad essa pervenuto sulla possibilità che i sacerdoti cattolici benedicano delle unioni di persone dello stesso sesso. Quel Responsum portava la firma dell'allora prefetto, il cardinale Luis Ladaria, dell'allora segretario monsignor Giacomo Morandi e l'esplicita approvazione del Papa. Meno di due anni dopo il clima in Vaticano è cambiato notevolmente e quel documento sembra quasi destinato ad essere non solo archiviato, ma anche ribaltato.

Il cambio all'ex Sant'Uffizio

I due nomi dei firmatari di quel documento appartengono al passato dell'ex Sant'Uffizio: monsignor Giacomo Morandi è stato inviato a guidare la diocesi di Reggio Emilia - Guastalla dal gennaio del 2022 mentre il cardinale Luis Ladaria è in pensione da settembre, sostituito dal fedelissimo di Francesco, il cardinale Víctor Manuel Fernández. Il neoporporato argentino, interrogato dal giornalista Michael Haynes nel giorno del Concistoro sulla questione delle benedizioni delle coppie omosessuali, ha manifestato una posizione diversa da quella espressa dal Responsum del 2021 sostenendo che la benedizione, non essendo un sacramento e laddove non è confusa con il matrimonio, può essere data "a ogni popolo e in ogni situazione".

Una risposta che presenta delle analogie con quella formulata da Francesco nella lettera di replica ai primi dubia dei cardinali Walter Brandmüller, Raymond Burke, Juan Sandoval Íñiguez, Robert Sarah e Joseph Zen. Quest'ultimo, in un suo duro intervento di analisi sulla risposta ai dubia, ha persino messo in dubbio che "quelle risposte non vengano dalla penna del Sommo Pontefice" avanzando il sospetto che "fanno parte dell’arsenale che gli organizzatori del Sinodo, probabilmente con l’aiuto dell’Eminentissimo (Fernández, ndr), avevano già preparato per rispondere ai disturbatori della loro agenda".

Il nuovo corso del Sant'Uffizio sembra riflettersi nel lavoro del Sinodo, mentre il vecchio corso ha deciso di non partecipare. Il cardinale Ladaria, infatti, nominato nell'elenco dei partecipanti dal Papa, ha scelto a ridosso dell'apertura della sessione di disertare l'assemblea. Il cardinale prefetto, secondo le spiegazioni fornite dalla comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede dopo che alcuni articoli avevano collegato il forfait alla di poco recente sconfessione del Vicariato di Roma nei confronti del lavoro dell'ex congregazione per la dottrina della fede sullo scandalo abusi che vedrebbe coinvolto l'ex gesuita Marko Rupnik, avrebbe dato buca "in ragione della stanchezza accumulata, della sua età e del desiderio di un po’ di riposo”. La scorsa settimana, a pochi metri di distanza da dove si svolge il Sinodo, Ladaria ha presieduto in Vaticano la cerimonia di premiazione dei vincitori della VI edizione dei Premi “Ragione Aperta”.

Il Papa accoglie la suora "rimproverata" da Ratzinger

La questione delle benedizioni delle coppie omosessuali è sul tavolo dei padri sinodali e nei pensieri del Papa. Questo, almeno, è quanto ha detto il cardinale brasiliano Leonardo Ulrich Steiner che nel briefing con la stampa di mercoledì scorso non solo ha confermato che del tema si sta parlando nei lavori in aula, ma ha anche rivelato che sarebbe "desiderio del Santo Padre che la prossima sessione si occupi di questo". Una conferma dell'interessamento di Francesco su questo tema sembra arrivare dall'udienza di quasi un'ora che martedì il Papa ha concesso a suor Jeannine Gramick, fondatrice del gruppo pro-Lgbt New Ways Ministry e sostenitrice dell'aborto.

La religiosa fu destinataria nel 1999 di una notificazione firmata dall'allora cardinale prefetto della congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger che denunciava di "errori" ed "ambiguità" ritenendo che avesse "danneggiato la comunità della Chiesa". New Ways Ministry ha emanato un comunicato sull'incontro scrivendo che "suor Jeannine (…) ha ringraziato (Francesco) per la sua disponibilità a benedire le unioni omosessuali, nonché per la sua opposizione alla criminalizzazione delle persone LGBTQ+ nella società civile".

Non è la prima volta che il Papa riabilita persone che non godevano della stima del suo predecessore Ratzinger: come ad esempio il nunzio apostolico Karl-Josef Rauber, molto critico con Benedetto XVI, che fu fatto cardinale da Francesco nel 2015 o il professore Peter Hünermann invitato a partecipare al volume della collana "La Teologia di papa Francesco" nonostante fu firmatario della dichiarazione di Colonia contro Ratzinger.

Nel 2018, rispondendo ad una richiesta di inviare uno scritto di teologia da includere a quella raccolta di volumi, l'allora Papa emerito manifestò la sua irritazione per il coinvolgimento a quell'iniziativa di un suo nemico pubblico come Hünermann.

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