La vita di Ratzinger: l’infanzia in Germania, l’insegnamento e la rinuncia

Nato in una famiglia comune, con il papà poliziotto e la mamma cuoca, è stato fin da ragazzo molto timido e umile, dedicandosi anima e corpo allo studio

La vita di Ratzinger: l’infanzia in Germania, l’insegnamento e la rinuncia

Erano in pochi a pensare che il fine teologo Joseph Ratzinger, diventato poi Papa nel 2005 con il nome di Benedetto XVI, potesse essere destinato a un ruolo di guida della Chiesa, fino alla sua morte di oggi. Nato in una famiglia comune, con il papà poliziotto e la mamma cuoca, è stato fin da ragazzo molto timido e umile, dedicandosi anima e corpo allo studio. Eppure, fin dai tempi della Congregazione per la dottrina della fede era divenuto uno dei cardinali punto di riferimento per tutto il mondo ecclesiastico. Chiunque lo ha conosciuto da vicino riferisce di una grande capacità di ascolto che ha mantenuto anche negli anni in cui è stato Pontefice. Maestro nel predicare in modo accessibile anche sui temi più complessi, in quasi otto anni di papato ha incontrato milioni di persone, ha compiuto decine di viaggi internazionali e in Italia, ha scritto diverse encicliche mettendo al centro l'amore e la speranza.

L’opera di rinnovamento della dottrina della Chiesa

Ratzinger ha il principale merito di aver rilanciato e rinnovato la dottrina sociale della Chiesa, rendendola più aderente ai tempi difficili del mondo, tra globalizzazione e crescere delle povertà, relativismo e imperversare dell'effimero. Resteranno nella storia eccelsiastica le sue numerose pubblicazioni, a partire da Gesù di Nazareth in più volumi. Un ritratto per mostrare che la fede non è un elenco di proibizioni ma soprattutto un rapporto di amicizia con Dio. Benedetto XVI, nel corso del suo pontificato, ha posto i temi della povertà e dell'Africa, dei giovani, dell'ecumenismo e dell'annuncio della fede al mondo ormai secolarizzato.

La lotta alla pedofilia

È stato tra i primi a sollevare i casi scottanti mostrando le zone d’ombra. Sempre lui ha voluto intraprendere la lotta contro la pedofilia nella Chiesa. Era ancora cardinale (ma di lì a pochi giorni sarebbe succeduto a Giovanni Paolo II) quando nel 2005, nelle meditazioni della via Crucis al Colosseo, diceva senza tanti giri di parole: “Quanta sporcizia c'è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui”. Tornando alle sue origini, dopo i primi anni a Marktl, dove era nato, trascorse l'adolescenza a Traunstein; negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale era stato arruolato nei servizi ausiliari antiaerei, mentre era iscritto d'ufficio alla Gioventù hitleriana. Una nota che gli costò tante accuse e critiche, pur essendo una condizione normale per la Germania di quei difficili anni. Diventato sacerdote il 29 giugno 1951, prese poi il dottorato in teologia con una tesi su sant'Agostino e fu abilitato alla docenza con un'opera su san Bonaventura.

L’insegnamento universitario e gli altri incarichi

Ratzinger ha insegnato in diverse università della Germania: a Frisinga, Bonn, Muenster, Tubinga e Ratisbona. É stato anche tra gli esperti che lavoravano accanto ai vescovi nel Concilio Vaticano II. Nel 1977 Paolo VI lo ha nominato arcivescovo di Monaco e il 27 giugno cardinale. Ha partecipato ai conclavi che nel 1978 hanno eletto Papa Luciani e Papa Wojtyla. Nel 1981 Giovanni Paolo II lo ha nominato Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. É stato presidente della commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa cattolica, vice decano e poi decano dei cardinali. Papa lo è diventato il 19 aprile del 2005, al quarto scrutinio.

Infine l'11 febbraio del 2013 la decisione a sorpresa di lasciare il Pontificato. Prima di lui occorre risalire a Gregorio XII il 4 luglio 1415, e prima ancora a Celestino V il 13 dicembre 1294, per trovare Papi che avevano fatto una scelta così travolgente.

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