Cronache

Vavassori, un’incognita e un «albero di Natale»

Rimoldi potrebbe lasciare il posto a Marco Rossi

Vavassori, un’incognita e un «albero di Natale»

Luca Russo

Per ritrovare l'ultimo precedente bisogna correre indietro, molto indietro nel tempo. Ad un anonimo Genoa che galleggiava in serie B senza grosse soddisfazioni. L'ultimo confronto tra il Grifone e la Pro Patria risale addirittura al 5 giugno 1966. La porta rossoblù era difesa da Di Vincenzo mentre il compito di fare gol spettava a Baveni e Gilardoni. E proprio il primo portò avanti i rossoblù al 28' della ripresa, ma fu un vantaggio effimero. Dopo sette minuti arrivò il pareggio lombardo per il definitivo 1-1. Calcio d'altri tempi, calcio dal sapore antico che si respirerà anche oggi al Ferraris, anche se i tifosi ne avrebbero fatto volentieri a meno. Il compito di metterla dentro, per far esplodere di gioia una Nord ancora frastornata dal caso Preziosi, spetterà ad un inedito tridente composto da Rossi, Sinigaglia e Grabbi. Anomalo perché all'occorrenza i due esterni scenderanno tra le linee lasciando Sinigaglia unica punta. E anche perché in questo modo resterebbe fuori il capocannoniere Lucas Rimoldi. Questo è il dubbio più grosso del mister.
È lo schema ad «albero di Natale», un 4-3-2-1 che Vavassori ha provato con più insistenza in settimana anche se fino all'ultimo non sono escluse sorprese con il possibile ricorso al più collaudato 4-4-2. «Alcuni giocatori non sono al meglio - ha commentato il tecnico alla rifinitura - del resto dopo un infortunio la ripresa non garantisce una tenuta di 90 minuti. Per questo mi riservo di ponderare sino all'ultimo ogni decisione e non è neanche detto che dia seguito in partita, agli orientamenti osservati nel corso della settimana. In quel contesto bisogna allenare tutti, non solo gli undici che vanno in campo. Sicuramente gli avversari possono crearci dei problemi ed è giusto aspettarsi delle insidie. Ma dobbiamo guardare principalmente a noi stessi, in modo da affrontare l'incontro con entusiasmo, voglia di vincere e la capacità di rendere il nostro gioco più fluido e continuo. A questo dobbiamo puntare, tenendo sempre in debito conto il rispetto che si deve agli altri». Già, il rispetto per una squadra che ha al suo interno un mix di giocatori giovani ed esperti. La Pro Patria dovrebbe infatti proporre dal primo minuto vecchie conoscenze come Ambrosetti, ex Vicenza, e Valtolina, ex blucerchiato al rientro così come Temelin in gol mercoledì nella Coppa Italia di serie C contro il Legnano.

Genoa : Barasso, Lamacchi, Bacis, Baldini, Stellini, Tedesco, De Vezze, Coppola, Rossi, Sinigaglia, Grabbi.

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