Dagli Appennini alle Bande: il tour elettorale di Veltroni cade in una serie di agguati e imboscate che al confronto la foresta della Colombia è il Club Méditerranée. In un solo giorno si registrano nel centrosinistra quattro esplosioni violente: la bomba Pannella, la bomba Calearo, la bomba «figli di» e la bomba «sicurezza sul lavoro». Walter continua a ripetere che è tutto a posto. Ma ricorda un po quelleconomista che sentenziò: «Ci aspetta un lungo periodo di prosperità». Infatti: era lottobre 1929.
Il fatto è che le esplosioni contemporanee attorno al pullman segnano qualcosa in più di una battuta darresto: segnano la fine dellillusione. Il punto di forza su cui Veltroni aveva giocato tutto, infatti, era quello del mostrarsi diverso rispetto alla litigiosità del governo Prodi. E ora come può essere credibile? Se lui e gli alleati si prendono a pallettate per il 15° posto in lista in Emilia Romagna, che succederà se mai dovessero decidere insieme sui veri problemi del Paese? Quanti penosi scioperi della sete dovremmo ancora vedere? E dopo lo sciopero della sete? Quello della fame? Della colazione? Della kinder brioche?
Certo: un po di litigiosità, nel comporre le liste, è naturale. Ci sarà sicuramente anche nel centrodestra. Ma le bombe esplose ieri nel Pd mettono tre punti fermi che sbugiardano loperazione di marketing di Veltroni:
1) Altro che nuovo: le liste sono state preparate con criteri da prima Repubblica, come dimostra lalta presenza di «figli di», segretarie, assistenti (mancano solo colf, tate e badanti per completare lopera) e lammissione di Veltroni di aver «dato i soldi» ai radicali che li chiedevano;
2) altro che alternativo a Prodi: appena Calearo, candidato simbolo del Pd attacca, Veltroni è costretto a difendere il governo in carica, Visco compreso, ammettendo la continuità con il peggior esecutivo della storia della Repubblica;
3) altro che coeso: basta leggere le dichiarazioni di due candidati del Pd come la Merloni (industriali) e Nerozzi (Cgil) sulla sicurezza del lavoro per capire che di fronte ai problemi concreti il centrosinistra è destinato ancora a spaccarsi. Eccome.
Loperazione estetica si schianta così contro la realtà. Il belletto non regge nemmeno pochi giorni. E infatti Veltroni, mens vana in corpore sano, manifesta evidente nervosismo. Attacca i giornali che osano infrangere il coro osannante dei media. Tira fuori dalla naftalina la legge sul conflitto dinteressi.
VECCHIE RUGHE SOTTO IL TRUCCO
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.