«Ancelotti fa parte della famiglia del Milan e immagino che sarà ancora lui nei prossimi anni il nostro tecnico». Parole pesanti come macigni da parte del presidente del Milan Silvio Berlusconi che guarda al futuro del club rossonero. «Il Milan ha una rosa di grandi campioni», continua il Cavaliere, «anche loro invecchiano, vedi Maldini che probabilmente smetterà (il capitano sembra invece intenzionato a continuare ancora per una stagione, ndr), ma noi non siamo una squadra troppo vecchia, anche se dobbiamo rafforzarci guardando soprattutto ai giovani. Il Milan è un club che ha per missione quella di essere protagonista in Italia e nel mondo, che deve scendere in campo per esserne padrone, nel rispetto degli avversari e delle regole e che deve vincere trofei, come ha fatto nei 22 anni della mia presidenza, perchè sono io il presidente che ha vinto di più». E sul momento attuale così così: «Abbiamo avuto il grave infortunio di Ronaldo e la squadra era costruita per averlo davanti come ariete, con Pato a svariare e il fantastico Kakà dietro a loro a suggerire. Ma lincidente di Ronie e un po di sfortuna ci hanno frenato».
Del futuro ha parlato anche lad Adriano Galliani in occasione della presentazione della Kala Capital, la nuova banca creata da Kaladze in Georgia. «Per il prossimo anno non cambieremo nè modulo nè allenatore», precisa Galliani. «Non so se arriverà Ronaldinho, certamente non andrà via Kakà che tutti volevano e invece è rimasto qui. E se il presidente Berlusconi dice che gli piace Ronaldinho, è perchè lo pensa davvero. Vedo tanto traffico intorno al brasiliano del Barcellona, noi nel traffico ci districhiamo bene. Per la prossima stagione, caso mai fossimo in Champions o in Uefa, la squadra sarà competitiva e non ci sarebbe alcuna difficoltà per i giocatori.
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