«Vedrete, il Cavaliere avrà la fiducia anche a Montecitorio»

Il leader di Alleanza di centro Francesco Pionati è ragionevolmente ottimista sul futuro della legislatura: «Berlusconi ha tutte le possibilità di incassare la fiducia anche alla Camera». Per sentire gli umori dell’Aula Pionati si affida al suo fiuto di ex cronista parlamentare Rai. E la sua sensazione è netta: «Per non dire addio allo scranno, meglio tenersi stretti Berlusconi con qualche artificio da furbetti del parlamentino, tipo un’assenza tattica. Chi spera nella crisi somiglia a un tacchino che inneggia al Natale».
Il governo tecnico è morto?
«Mi pare chiaro. Di Pietro si è chiamato fuori, il Pd è lacerato.... E le persone per bene di Futuro e libertà faranno prevalere il senso di responsabilità».
I finiani sono determinati...
«Non credo. Finché Fini ha calciato negli stinchi il Cavaliere...».
Pensa a un controtradimento?
«Non tutti seguiranno Fini nel bunker con Casini e Rutelli. Non tutti vorranno macchiarsi di una grave colpa: affossare il bipolarismo. Per far cosa? Per costruire un terzo polo che fa ridere?».
Com’è severo.
«Il terzo polo si finge moderato ma è estremista. Nasce dalle insoddisfazioni personali di tre politici che volevano fare i premier senza riuscirci e che hanno costruito la loro fortuna sulle spalle di altri. Un ex fascista, un ex dc e un ex radicale. È una compagnia decisamente poco credibile, un circo Barnum. La loro voglia di crearsi una verginità politica è immorale».
Qualcosa che li accomuna?
«Sono tre nullafacenti, nessuno di loro ha mai fatto un mestiere oltre la politica».
Parliamo di numeri. Siamo sul filo di lana a Montecitorio...
«Il filo di lana diventerà una corda molto solida. Dentro Fli c’è grande nervosismo, e si è visto nei giorni scorsi. Bocchino ha ripreso in modo violento due deputati che poi non hanno votato contro il governo».
Nomi?
«Uno era Moffa, l’altro....».
Se si andasse alle urne?
«Neanche la metà dei parlamentari dell’opposizione avrebbe la garanzia della rielezione».
Esagerato. Fli vale il 5%...
«Ma non scherziamo. C’è una enorme discrepanza tra i movimenti magmatici che si registrano in Aula e gli umori degli elettori. Io ho 5mila voti più di Rutelli e ho 5 parlamentari in meno. L’antiberlusconismo, unico collante del terzo polo, è garanzia di sconfitta. La loro carica innovativa è prossima allo zero. Se si vota vanno al massacro».
Se Atene piange...
«Il Cavaliere, anche se ammaccato, ha ancora enormi potenzialità».


Consigli?
«Basta inseguire Fini e Casini, lo dico da mesi. Poi un nuovo soggetto di centrodestra con alleati leali e affidabili come noi. Nei prossimi giorni lo ribadiremo. Con Silvio, contro i traditori».
felice.manti@ilgiornale.it

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