Veloso, da «gordinho» a star: «Il mio idolo è il grande Zidane»

Veloso, da «gordinho» a star: «Il mio idolo è il grande Zidane»

Il Genoa parte a razzo: sabato 28 agosto (ore 18) la squadra rossoblù darà il via al campionato, disputando il primo anticipo della stagione contro l'Udinese allo stadio Friuli. Verrebbe da dire: più Veloso della luce. L'acquisto più caro dell'era Preziosi (14 milioni) ieri ha fatto il suo primo bagno di folla. Sugli spalti del Pio oltre duemila genoani ad acclamarlo. Aria da star, Miguel Veloso ha posato davanti ai fotografi mettendo in bella mostra le sue scarpette arancioni griffate Nike. «Ringrazio il presidente e l'allenatore per avermi dato questa opportunità - ha detto il giocatore portoghese -. Il Genoa è un club con una grande tradizione e ottimi giocatori». Dove gioca Veloso? «Mi piace attaccare e difendere in mezzo al campo. Non importa se in un centrocampo a 3 o a 4. Spero di segnare tanti gol e aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi». Un po' Pirlo e un po' De Rossi? «Non me la sento di fare dei paragoni. Ognuno ha le sue caratteristiche. Non ho modelli in particolare anche se ero un grande ammiratore di Zidane. Ma di Zidane ce n'è uno solo».
Miguel è un figlio d'arte: suo padre Antonio è stato una bandiera del Benfica e della nazionale portoghese per quindici anni. Ruolo, terzino destro. Il neo acquisto rossoblù ha iniziato da centrale difensivo, prima di trovare la sua consacrazione come centrocampista grazie a Paulo Bento, il suo allenatore nelle giovanili dello Sporting. Da ragazzo è stato scartato dal Benfica perché gordinho, grassotello. Ora sembra un divo. Ha scelto la maglia 42 perché il 4 era il numero con cui giocava suo padre, 2 il suo. Avrebbe voluto il 24, ma era la maglia di Moretti. Hobby: la playstation. Ieri mattina il primo allenamento, pur essendo arrivato in ritiro dopo la mezzanotte. Nel pomeriggio di nuovo in campo: Gasp gli ha dato una pettorina gialla nella squadra con Toni, Kharja, Mesto, Tomovic e Palacio. Dall'altra parte Eduardo, suo nuovo compagno di camera, Bocchetti, Rossi, Chico, Polenta, Sculli.
Già, Sculli. L'Inter gli ha offerto un contratto importante. Oggi Beppe gol darà la sua risposta: al 99 per cento sarà Inter. I tifosi ieri lo hanno applaudito a lungo, chiedendo alla società di tenerlo: «Beppe Sculli non si vende».

Intanto per il passaggio di Acquafresca al Cagliari sembra tutto fatto. «Siamo ai dettagli, mancano solo le firme», ha detto il presidente Cellino. Acquafresca andrà al Cagliari a titolo definitivo per 9 milioni di euro.

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