Veltroni ci ripensa: «Dal 2007 meno Ici»

Michela Giachetta

Silvio Berlusconi lancia l’idea, Walter Veltroni la «riduce» e la fa sua, ma ovviamente solo a fine mandato e in vista delle elezioni amministrative. Parliamo di Ici, la tassa comunale sugli immobili, la cui aliquota nella capitale passerà dall’attuale 4,9 per cento al 4,7 per cento. A partire dal 2007.
Dall’anno prossimo, quindi, i proprietari di immobili nel Lazio pagheranno meno tasse sulla prima casa. Fondamentale in questa decisione, che arriverà in giunta oggi, il ruolo della Regione. La Pisana, infatti, ha predisposto un fondo da 70 milioni di euro per tutta la regione, di cui 40 milioni saranno spesi solo per Roma. Questi stanziamenti ricadranno sul bilancio del 2007. «Per gli anni successivi - sottolinea l’assessore al Bilancio alla Pisana, Luigi Nieri - aspettiamo un confronto con il futuro Governo». Intanto, ecco nel dettaglio quanto dovranno pagare i proprietari di casa il prossimo anno. L’aliquota Ici verrà abbassata dello 0,2 per cento. Tradotto in denaro significa che se prima le famiglie pagavano in media 455,3 euro, contro i 466 di Milano, ora la cifra si abbasserà a 432,5 euro. Verrà inoltre allargata la fascia di persone che potranno usufruire di detrazioni fiscali: si passerà, infatti, dalle attuali 50mila famiglie a circa 250mila. Il nuovo sistema di agevolazioni coprirà il 36 per cento delle famiglie e consentirà l’esenzione totale dell’Ici per circa 18mila di queste, il doppio rispetto alle attuali novemila.
Sarà completamente annullata la tassa sugli immobili per chi risulta avere un reddito inferiore a 8.200 euro, se si è in due, oppure inferiore a 10.800 euro, se i componenti del nucleo familiare sono tre. Di una detrazione di 155 euro, aggiuntiva a quella ordinaria di 103 euro già prevista per legge, usufruiranno invece circa 82mila famiglie che hanno un reddito inferiore a 13.600 euro con due componenti e 16.300 con tre. Ulteriori 80-100 euro di detrazione per 150mila famiglie che sino ad oggi non godevano di agevolazioni, ma che risultano avere un reddito inferiore a 20mila euro con due componenti e a 25mila con famiglie di ampiezza superiore. «La copertura dell’operazione - spiega Nieri - sarà garantita finalizzando la spesa corrente prevista per la casa e attraverso gli stanziamenti in conto capitale per il rilancio della politica abitativa».
Se Nieri sottolinea il ruolo della Regione, Marco Causi, assessore al Bilancio in Campidoglio, ricorda le misure già adottate, nel quinquennio trascorso, dalla giunta Veltroni per ridurre l’Ici per le fasce sociali più deboli, puntualizzando che «nel 2007 si estenderà la fascia sociale interessata: ora anche giovani coppie, in cui magari sono entrambi precari, potranno usufruire di una riduzione, così come anziani e famiglie monoreddito». Un ampliamento di agevolazioni ad alcune fasce sociali che è nei piani anche della Regione, come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica alla Pisana, Massimo Pompili, secondo cui «dalla prossima manovra di bilancio potremo effettuare una rimodulazione che allargherà la manovra ad altre fasce di reddito».
«Questo provvedimento - sottolinea Walter Veltroni - era una cosa che volevamo fare da tempo». Ma se obbligassero il sindaco a scegliere fra l’abolizione dell’Ici e la compartecipazione all’Iva, Veltroni a oggi non avrebbe dubbi: «Sceglierei l’Iva, ma tutto deve essere fatto a partire da un presupposto, ovvero che non si possono tagliare i servizi al cittadino». «Cosa che - specifica il primo cittadino - pur riducendo l’Ici, noi non abbiamo fatto».


In attesa di sapere se nel prossimo futuro sarà possibile anche per i Comuni la compartecipazione dinamica allo sviluppo della città, che permetterebbe loro di intascare una parte della percentuale di alcune tasse fisse, come appunto l’Iva o l’Ire (ex Irpef), la giunta Veltroni si porta avanti, riducendo l’Ici.

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