Roma - "L’apertura al dialogo sulle riforme fatta da Silvio Berlusconi è un fatto positivo", Walter Veltroni commenta così l'apertura del Cavaliere, al termine di una lunga riunione dell’esecutivo del Partito democratico nella sede di piazza
Sant’Anastasia. Ma, rilancia, "il dialogo non deve essere solo sulla legge elettorale". E si tine in parte le mani libere: "Dialogo ma con tutti...".
Poi torna sul tema del nuovo Partito popolare della libertà lanciato dall'ex premier: "Per
ora la notizia contenuta nell’annuncio di ieri sera di Berlusconi è la fine della stagione della Casa delle Libertà. Nel
merito valuteremo dopo che ne avremo saputo di più perché allo stato delle cose più che la nascita di un nuovo
partito sembra un cambiamento di denominazione. In primo luogo - sostiene Veltroni - si può dire che è la fine della stagione della Cdl perché c’è una situazione in
cui ciascuna forza sembra recuperare la sua autonomia". Il leader del Pd si dice convinto che "cambierà la
geografia del centrodestra, non del centrosinistra che si è modificata in modo obiettivamente razionale e penso
che questo sia stato un fattore che ha determinato una situazione di movimento nel centrodestra che per ora si
presenta nella forma di una fine stagione della Cdl".
"Il 2008 anno delle riforme" "Ma sia chiaro che per quanto ci riguarda la discussione non è solo sulla legge elettorale ma anche sulle
riforme istituzionali", ha aggiunto Veltroni, ribadendo che il suo partito avrà su questi temi la stessa attenzione
nei confronti di tutte le forze politiche del centrodestra.
Rispondendo a chi gli chiedeva se dopo le riforme si andrà al voto anticipato, il leader del Pd ha detto: "Il
2008 deve essere impegnato per fare le riforme istituzionali, la legge elettorale e i regolamenti parlamentari. Per
noi questa è la scadenza".
"Il Vassallum apre scenari nuovi" Veltroni spiega la sua posizione sulla legge elettorale: "Il Vassallum è una soluzione possibile. A noi interessa un sistema elettorale che favorisca la bipolarizzazione a partire dal proporzionale, le misure e le tecnicalità le possiamo vedere, intanto quella proposta è servita ad aprire una dialettica nuova che un mese fa sembrava difficile".
La proposta da lui elaborata insieme ai costituzionalisti Vassallo e Ceccanti, insomma è una base di discussione. Sulla legge elettorale, spiega il leader del Pd, "verificheremo le posizioni ma mi pare che dei princìpi si stiano definendo, poi si tratterà di tradurli in articolato di legge".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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