da Milano
È carta straccia, cioè non vale nulla. Sbagliato. È luomo più ricco del Paese. Sbagliato. È un self made man. Sbagliato. La cinese Zhang Yin spazza via i luoghi comuni più consolidati: riciclando carta straccia, di matrice rigorosamente yankee, si è costruita un gruppo - Nine Dragons - da 2,7 miliardi di euro. È dunque, semmai, la donna più ricca della Cina. Ma anche in questo caso la definizione ha un difetto: nellex Impero Celeste, la quarantanovenne imprenditrice è infatti la più ricca in assoluto, avendo scalzato dal gradino più nobile del podio il fondatore della catena di negozi di elettronica Gome, Huang Guangyu, il cui patrimonio stimato è «appena» di 2 miliardi di euro.
Il primato di Zhang Yin, capace di reggere oltre confine anche il confronto con J.K. Rowlings, la «mamma» miliardaria di Harry Potter, è naturalmente figlio del boom cinese, dove tassi di crescita a doppia cifra (più 10,6% questanno, secondo lAccademia cinese) offrono a molti lopportunità di entrare a far parte della crescente categoria di nouveaux riches dagli occhi a mandorla. Zhang Yin è però, piuttosto, una self made woman, una donna dotata di intuito e capacità imprenditoriali che è riuscita ad avere successo pur non appartenendo a una famiglia già impegnata nel business.
Originaria del Nord-Est, una dei sette figli di un ufficiale dellEsercito, la signora dei nove dragoni ha cominciato a scalare la vetta nell85, dopo aver acquistato con il marito taiwanese unimpresa di Hong Kong che riciclava carta. E non si è più fermata. Ventun anni dopo, un esperto in graduatorie a nove zeri come Rupert Hoogewerf (è lex curatore delle classifiche di Forbes) lha messa in cima a quella vetta, mai occupata in passato da una donna.
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