Gian Piero Scevola
Doveva essere la sfida per determinare la quarta «grande» del campionato, invece Palermo e Sampdoria si sono sfidate alla Favorita, su un terreno reso pesantissimo dalla pioggia, avendo come obiettivo la risalita in classifica, allinseguimento della Fiorentina e del sorprendente Chievo. Lo spettacolo però non ne ha risentito perchè Palermo e Samp hanno giocato a viso aperto, senza ostruzionismi tattici, secondo quello che è il credo dei rispettivi allenatori Del Neri e Novellino. E, a spuntarla, è stato la Doria (prima sconfitta interna del Palermo) grazie a un gol per tempo di Gasbarroni e Bonazzoli.
Tra i padroni di casa rientra Corini, assente nelle ultime due partite del Palermo, due pareggi a reti bianche a Udine e col Lokomotiv Mosca (le uniche gare della stagione in cui i rosanero non sono riusciti a segnare), mentre Novellino a sorpresa lascia in panchina Flachi. Il gioco è bello e a tutto campo. Al 9 su cross di Castellini, Andujar esce su Bonazzoli smanacciando via alla meno peggio senza che nessun blucerchiato riesca ad approfittarne. Al 14 è Makinwa a provarci da fuori area: il tiro è forte, Antonioli respinge e il «mascherato» Caracciolo (porta una maschera nera protettiva) spreca alle stelle una favorevole occasione. Al 30 si ripete lazione e, dopo uno scambio con Makinwa, Caracciolo calcia ancora a lato da posizione favorevole.
Ma la legge del calcio è spietata: chi sbaglia un gol, ne subisce un altro. E così avviene due minuti dopo con un perfetto lancio dellex palermitano Zauli che pesca Zenoni sulla fascia destra. Il cross a centro area è raccolto da uno straordinario Gasbarroni (guarda caso un altro ex, nella passata stagione costretto a gennaio a tornare sotto la Lanterna) che, lasciato colpevolmente solo, batte imparabilmente Andujar. Al 38 il giallo, o quasi, quando, su cross di Corini, cè un contatto Caracciolo-Castellini. I palermitani reclamano il rigore (che forse cè), larbitro Trefoloni propende invece per un fallo a favore dei doriani. E Caracciolo sinfuria.
Nella ripresa Del Neri mischia le carte e scatena la carica dei suoi che prendono dassedio larea dei doriani. Dove succede di tutto, con respinte allultimo momento e interventi in extremis. Come al 13: Makinwa si libera sulla destra e tira, Antonioli respinge a terra, il pallone arriva a Barzagli che batte a botta sicura, ma anche questa volta gli si oppone Antonioli che poi si butta sui piedi di Caracciolo pronto a insaccare.
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