Dopo la proposta dellassessore Bruno Tabacci di cedere azioni di A2A in mano al Comune, la Lega promette barricate contro chi «vorrebbe svendere quella che potrebbe diventare lEnel padana». Ma il Pdl si dice disponibile. Almeno a sentire il presidente della commissione Aziende a partecipazione comunale di Palazzo Marino Giulio Gallera. «Tabacci porti in consiglio un piano strutturato di dismissioni e troverà molti sostegni nel centrodestra, forse meno nelle file della sua maggioranza. Una società quotata in borsa si può governare anche possedendo quote molto inferiori al 50 per cento». Parole che non piacciono al capogruppo del Carroccio Matteo Salvini (nella foto) che lancia lallarme contro la giunta Pisapia, ma anche una battaglia per la trasparenza facendo «richiesta ufficiale dellelenco di tutte le consulenze elargite da A2A nel 2010 e nel 2011, visto che lazienda potrebbe essere sicuramente gestita meglio». Perché, attacca Salvini, «sembra che anche in questo ambito lo strapotere di Comunione e liberazione costi parecchio ai lombardi». Ma scandaloso, per Salvini, è che la proposta di cessione «venga proprio da quella sinistra che in passato ha parlato di svendite, truffe, ricorsi e referendum contro le privatizzazioni di parte dellallora Aem decisa dal sindaco Gabriele Albertini». Non solo. Perché «vendere nel 2012 - dice Salvini - è unassoluta follia, visto che le azioni sono a 0,76 euro. Valgono meno di 13 anni fa, quando nonostante lopposizione della Lega furono collocate a 1.670 lire luna.
Se allora fu una svendita, come disse la sinistra, adesso con le azioni al minimo storico lo capisce anche un arancione che si vuole fare un regalo a qualcuno». Per lex assessore leghista Alessandro Morelli «non vorremmo laggancio a qualche cooperativa o azienda emiliana come Hera».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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