Alessia Marani
Tv al plasma a prezzi stracciati? Palmari Q-tech inarrivabili in Italia pronti per essere serviti su un «vassoio dargento»? Attenzione. La «bufala» su internet è in agguato. Soprattutto con lapprossimarsi della sfrenata corsa ai regali di Natale. Nella trappola di una rete di «Totò truffa» versione telematica, sono già cadute almeno settecento persone, prevalentemente romane. E non è un caso che i «segugi» cibernetici del Gat, gli 007 dello speciale Nucleo Frodi Telematiche delle fiamme gialle, siano arrivati a denunciare i tre professionisti del raggiro on-line partendo proprio da tracce lasciate ad a dir poco incauti acquirenti capitolini. Un pentolone di imbrogli e supersconti «taroccati» che i finanzieri hanno via via scoperchiato in oltre tre mesi di indagini, ricostruendo i movimenti informatici e monetari di tre soggetti in particolare: uno studente catanese di appena ventanni, di unavvenente pr milanese e di un idraulico di Genova. Era soprattutto questultimo il più fantasioso. Non solo non inviava a casa dei richiedenti i prodotti per cui avevano già sborsato lequivalente in denaro pagando su carte ricaricabili, ma poi si scusava, chiedeva perdono, sosteneva di essere stato spinto dal bisogno allinganno, prometteva che avrebbe presto restituito il denaro. «E così in effetti faceva - spiega il colonnello Umberto Rapetto, capo del Gat - ma solo dopo parecchi mesi dando vita a una sorta di prestito continuo personale a cui poteva attingere senza doversi rivolgere a banche e istituti. Insomma, lidraulico aveva inventato un modo per avere sempre liquidità in tasca». Le somme di volta in volta sottratte variavano dal centinaio di euro al migliaio e anche più, finendo però per mettere in moto un ingranaggio capace di far guadagnare (è il caso dellingegnoso studente) anche 150mila euro da luglio a oggi. Ventanni, nonni e zie anziani a cui intestare ogni volta pay-card diverse da fare sparire al momento opportuno, luniversitario accedeva alla rete di aste online più famosa al mondo, E-bay, e guadagnandosi crediti (feedback) fittizi, riusciva a truffare centinaia di clienti. «Per un certo periodo - affermano gli investigatori - il ragazzo attivando svariati nickname aveva effettuato compravendite di libri telematici a un euro; spediva agli indirizzi falsi il materiale informatico via email e quindi senza spese, rimandando in rete commenti positivi sullacquisto avvenuto. In questo modo risultava un venditore credibile per gli utenti del sito. Ma sarebbe bastato cliccare sul dettaglio degli ultimi feedback per rendersi conto che il commercio effettuato fino ad allora era tuttaltro che serio». «Tanto era sfacciato - aggiunge il maggiore Marco Fanti - che era arrivato persino a sfottere gli acquirenti che si lamentavano per la consegna mai avvenuta dei prodotti». Schiena86 o Misterqtech, questi i suoi «nick», era diventato una sorta di incubo per gli appassionati di shopping su internet. Nei forum era indicato come linafferrabile. Invece, gli agenti di via Boglione sono riusciti a smascherarlo. Lultimo filone, quello milanese, riguarda una donna che operava attraverso un sito ora sotto sequestro. Online erano finiti cloni perfetti dei cataloghi Rolex. Venivano proposte repliche dei preziosi orologi a cifre appetitose.
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