Il leader di Sel, Nichi Vendola, torna a parlare di manovra e lo fa al Quotidiano Nazionale. Fa sapere tutta la sua disponibilità a seguire un percorso di modifica delle misure proposte, per quali "c'è tutto il tempo tecnico".
A mancare non è il tempo quindi, i margini sono "dal punto di vista politico". "Lavoreremmo allo spasmo per modificare la manovra come chiedono le comunità: dalla Chiesa, al sindacato, ai partiti, alla gente comune", dice il presidente della Regione Puglia, sottolineando che basterebbe "colpire i ricchi anziché i poveri".
E poi non dimentica di tirare una frecciata al Cav, mostrandosi sicuro del fatto che a non volere che siano toccate "le tasche dei ricchi" è Silvio Berlusconi. "Un vincolo inaccettabile", che Monti non dovrebbe seguire, quel Monti che, dice Vendola non dovrebbe "nascondersi dietro una foglia di fico", ma invece "dare ascolto a chi chiede una patrimoniale una tantum da 100 miliardi di euro e una a regime da 10". La proposta non riuscirebbe a emergere "solo per il conformismo di questo Paese". "Fossi in parlamento", continua il leader del Sel, "lotterei per tassarei i capitali illegalmente depositati nelle banche svizzere".
E se non è tenero con Berlusconi, di certo non è più accomodante nei confronti di Veltroni, "ipotesi di subalternità totale nei confronti della destra", che "ripropone tutti i miti sconfitti della sinistra che fugge dai luoghi di lavoro e cerca di reclutare i Marchionne come improbabili oracoli della modernità". Ribadisce la necessità di portare avanti l'idea sancita con il patto di Vasto, proprio come alcuni giorni fa tentava la riappacificazione tra Idv e Pd, ma non manca di sottolineare che "nella foto di Vasto" Veltroni non c'era, "perché non vuole il rilancio del centrosinistra ma la nascita di un partito centrista liberista di massa".
Poi Vendola conclude riflettendo su un eventuale futuro politico per il premier Mario Monti, che non rifiuta,
dicendo quantomeno che "a Monti non è vietato di candidarsi", ma sottolinea "Casini fa un torto all’intelligenza degli italiani quando piega la stagione emergenziale agli interessi del Grande centro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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