Economia

Venerdì si decide sul vertice Antonveneta

Cartone chiede l’intervento di Bankitalia. Incontro tra La Malfa e McCreevy

da Milano

Entro venerdì il giudice Giuseppe Amenduni deciderà chi è destinato comandare in Antonveneta, in attesa che si sbrogli il nodo legale della sospensione dell’attuale cda. Di fronte al tribunale di Padova ieri si sono confrontate le parti in causa: Abn, la Popolare di Lodi e Antonveneta stessa, rappresentata dai suoi legali. Il tribunale aveva sospeso le delibere dell’assemblea del 30 aprile, togliendo ogni potere al nuovo board e al collegio sindacale. Il presidente Tommaso Cartone aveva dunque chiesto ai magistrati come comportarsi in attesa della discussione di merito prevista per il 6 giugno (ed eventualmente anche dopo, se le delibere assembleari dovessero essere definitivamente annullate). Abn Amro ha chiesto il reintegro del vecchio consiglio. I legali di Bpl hanno chiesto invece l’annullamento della sospensione, o un affidamento dei poteri di ordinaria amministrazione al collegio sindacale. Poi hanno finito per accodarsi alla posizione di Cartone. La posizione di quest’ultimo è favorevole a un intervento di Banca d’Italia. A confermarlo è stato l’avvocato Francesco Salerno, rappresentante di Cartone. «La Banca d’Italia - ha detto Salerno - ha tanti strumenti, societari, che riguardano per esempio la convocazione di un’assemblea o l’attribuzione di poteri speciali». Un’ipotesi considerata probabile è quella della nomina di un commissario indicato proprio dalla banca centrale.
Secondo un’altra ipotesi, il giudice potrebbe seguire una strada alternativa: guardare a quale sarebbe stato l’esito dell’assemblea, senza i voti di Popolare Lodi e dei suoi alleati per i quali Consob ha stabilito che c’è stata un’azione di concerto occulta. In questo caso il cda in carica sarebbe quello presentato dalla lista di Abn Amro.
Ieri intanto il ministro per le politiche comunitarie Giorgio La Malfa ha incontrato a Bruxelles il Commissario per il mercato interno Charlie McCreevy, al quale ha anticipato i contenuti della lettera di risposta del governatore Antonio Fazio alla richiesta di informazioni del 18 maggio. Il commissario ha detto comunque di essere in attesa della missiva ufficiale.
Sempre ieri Abn Amro ha preso posizione sulle voci di una disponibilità dell’istituto olandese a migliorare il prezzo dell’Opa. «In questo momento non abbiamo intenzione di aumentare il prezzo. La nostra offerta è forte e siamo fiduciosi nella sua attrattività», ha detto il portavoce. Tra gli analisti la possibilità di un rilancio è considerata del tutto verosimile, visto anche il riferimento fatto dal portavoce alla situazione come è oggi. Il titolo ha chiuso a quota 25,62 in crescita dello 0,15%.

Quanto alla Lodi, ieri si è tenuto il cda che ha fatto il punto sulla situazione.

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