I vu cumprà, cioè i venditori ambulanti,sono una costante dell’estate. In spiaggia e nelle città d’arte sono ovunque, anche se abusivi. Spesso tollerati dai vacanzieri, molti dei quali anzi acquistano volentieri la merce taroccata, odiati dai commercianti in regola, perseguiti dalle forze dell'ordine. Da anni ormai si cerca di trovare un rimedio, ma sembra quasi che bancarelle e teli stesi sul bagnasciuga siano impossibili da far sparire. La tolleranza zero, promessa dai Comuni, è un miraggio. Ma a Venezia, dove soprattutto in piazza San Marco il fenomeno dei vu cumprà è particolarmente diffuso e suscita polemiche, è arrivata la svolta. In passato, nel fuggi fuggi all’arrivo dei controlli, era successo che i venditori ambulanti urtassero violentemente i turisti, rischiando di far male a qualcuno.
E ora la procura ha deciso dare un deciso giro di vite, con un’iniziativa senza precedenti in una grande città che potrebbe fare scuola. I magistrati della Laguna hanno infatti aperto un fascicolo d’indagine per omissione di atti d’ufficio a carico dei vertici della polizia municipale. L’ipotesi della procura è che i controlli dei vigili per arginare i vu cumprà siano scarsi o comunque non sufficienti. Se i commerci abusivi proliferano a Venezia sarebbe quindi colpa della polizia locale, un po’ troppo morbida in materia. L’indagine è stata avviata dal procuratore aggiunto Carlo Mastelloni che ha iscritto nel registro degli indagati il comandante dei vigili urbani e i suoi due vice. I tre avrebbero respinto ogni responsabilità. Proprio qualche mese fa il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, aveva invitato l’opinione pubblica a «non drammatizzare»sui venditori fuorilegge, che in Laguna sono soprattutto senegalesi.
«Come giunta abbiamo approvato l’avvio della modifica del regolamento comunale in cui inseriremo gli strumenti idonei a prevenire tutto quello che disturba la vita cittadina », aveva sottolineato Orsoni. Per il quale però andava «tenuto presente che Venezia è tutta pedonale, tutto diventa della massima evidenza: non siamo agli Champs Elysées». La situazione in città era comunque rimasta incandescente.
La presenza degli extracomunitari irrita da sempre i turisti che avevano smesso di fermarsi davanti ai negozi e alle bancarelle in regola.
Portavoce della protesta che aveva portato persino allo sbarramento dei banchetti davanti all’hotel Danieli erano stati Franco Dei Rossi, uno dei più vecchi pittori di piazza di Venezia, e Claudio Staderini, direttore del prestigioso albergo, che aveva lanciato l’allarme: «L’area marciana è diventata un suk ». La Procura li ha finalmente ascoltati- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.