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Venezuela, il governo avverte che potrebbe oscurare altri media

Il presidente Chavez ha già fatto chiudere alcune emittenti dell'opposizione

Il presidente della statale Commissione nazionale delle telecomunicazioni del Venezuela (Conatel), Diosdado Cabello ha assicurato che l'organismo continua a controllare le concessioni date ai mezzi radio-televivisi del Paese. Cabello, che è anche ministro delle opere pubbliche, ha anche avvertito che «nessuno dovrà sorprendersi» se si procederà alla chiusura di quelli in cui saranno riscontrate delle infrazioni in tal senso.
Il suo intervento è avvenuto dopo un duro batti e ribatti in merito a quanto è accaduto per Globovision, il più importante canale tv antigovernativo.
Alberto Ravell, uno dei suoi fondatori, ha denunciato che uno dei suoi soci Nelson Merentes, proprietario di una banca, lo ha estromesso dalla direzione generale del canale in seguito alle pressioni del presidente Hugo Chavez, che avrebbe anche tentato di acquistare il network. A suo dire, ciò è avvenuto per i presunti problemi di Merentes con il suo istituto di credito.


Iris Varela, deputata del Partito socialista unito del Venezuela, ha però negato tali pressioni e assicurato che Ravell, che conduceva uno programmi tv più antigovernativi del Paese, punta ora a candidarsi alle prossime elezioni.

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