Paola Manciagli
da Milano
Gli appassionati di telefilm sono il fenomeno più sfuggente in questa pazza stagione televisiva. Una pioggia di ascolti sta benedicendo il burbero, antipatico ma affidabile Dottor House. Mercoledì, su Italia Uno, sono andate in onda nuove avventure di questo luminare che cammina con il bastone e compensa con la genialità lhandicap di essere claudicante. Il risultato è stato clamoroso: operazioni e consulti sanitari hanno tenuto testa persino ai battibecchi dei finti naufraghi dellIsola dei famosi della Ventura. Nelle ore in cui i due programmi sono andati in onda contemporaneamente, House ha raggiunto il diciassette per cento di share, cinque milioni di spettatori, contro il diciannove raccolto da Sara Tommasi e compagnia.
Dunque, quello del telefilm, con storie che si inseguono di puntata in puntata, episodi strazianti, cruenti, questioni damore e di odio, è un meccanismo che torna ad «acchiappare» lo spettatore. Strano ma vero, tra i fans - alcuni davvero sfegatati - di queste serie tv ci sono gli stessi conduttori e ospiti di reality e talk show e, insieme con loro, attori e intellettuali. Che abbia un debole per i naufraghi è sicuro: per questo Simona Ventura è unappassionata di Lost, la serie firmata da J.J. Abrams, il mago della suspense creatore di Alias e regista di Mission impossible 3. Da sempre amica degli adolescenti, Maria De Filippi rivela di non perdere unavventura di The O.C., con i suoi quattro ragazzi ricchi e confusi. E belli, bisogna aggiungere, quasi quanto i protagonisti di Greys Anatomy, giovani medici in carriera distratti dai flirt con colleghi più anziani, altra serie che appassiona la De Filippi.
I noir hanno un cultore in Carlo Lucarelli, il guru delle notti «blu» del piccolo schermo. Non gli piacciono tanto le storie a lieto fine, ama The Shields e le vicende torbide, frenetiche, preoccupanti dei poliziotti dallanimo corrotto, capitanati da un calvo e cattivo, alla Yul Brinner. Stesso cognome ma nessuna parentela: Selvaggia Lucarelli, protagonista per i bisticci col marito Laerte Pappalardo a La Fattoria, di che cosa non perde una puntata? Di Casalinghe Disperate, naturalmente. Mentre Platinette resta fedele al grande classico delle serie americane, ER, di cui tra qualche settimana Raidue trasmetterà lultima stagione.
Nemmeno i giornalisti sono esentati dal fascino di questo genere tv: Enrico Mentana è, come la Ventura, schiavo della tensione che regna sovrana in Lost. E il «raccontatore di realtà» Piero Chiambretti va in cerca, nelle sere casalinghe, dellironia e del glamour delle amiche e complici di Sex and the City. Anche Giorgio Pasotti, nonostante il suo passato da poliziotto in Distretto di polizia, è sulla stessa linea e preferisce le peripezie notturne e diurne delle quattro single newyorkesi. Linus, anima di Radio Dj e maratoneta, si gode il meritato riposo in poltrona quando compare Grissom, il detective di Csi, e ne parla come se fosse un amico di famiglia: «Mi piace persino il doppiatore», dice. E Daria Bignardi non si perde un minuto di 24, la serie dal ritmo convulso che questanno ha fatto incetta di Emmy, gli Oscar della tv americana.
Ma perché il pubblico ama questultima generazione di telefilm? Una spiegazione interessante arriva da Federica Panicucci, protagonista dellaltro fenomeno mediatico della stagione di Italia Uno, La pupa e il secchione: «Io sono una grande appassionata del dottor House e ogni mercoledì, assieme a mio marito, ci piazziamo davanti a Italia Uno. Secondo me gli italiani hanno voglia di ridere e di rilassarsi.
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