La clamorosa marcia indietro della giunta, se un lato solleva cittadini e pendolari dallincubo del centro chiuso al traffico, dallaltro fa infuriare ambientalisti e sinistra radicale. Se fino a due giorni fa il sindaco sembrava più che determinato nel andare dritto per la sua strada - tanto da scrivere ai milanesi, scomodando addirittura Gandhi per sostenere le sue ragioni - ieri si è dovuto arrendere scadendo nel «ridicolo», per dirla con le parola di Carlo Monguzzi. Il presidente della commissione Mobilità, ambientalista duro e puro, non riesce a contenere il disappunto: «Paura di fermare il traffico? scriveva su facebook nel primo pomeriggio - Capisco i problemi e rispetterò le decisioni del nostro sindaco, dico solo un mese fa il Comune ha fatto una ordinanza e ora non può non applicarla, diventeremmo ridicoli». La retromarcia del sindaco verde-arancione è troppo difficile da digerire, così Monguzzi a decisione presa, si sfoga ancora sul social network: «Blocco di lunedì revocato, lunedì pomeriggio riunione di Pisapia con Podestà....e probabili targhe alterne e blocco diesel su area metropolitana....non mi piace, era più serio il rispetto dellordinanza...e poi le targhe alterne già fatte e già fallite....sosterrò Giuliano sempre ma vorrei più rigore nella lotta allinquinamento...».
Alla sinistra estrema non è piaciuto nemmeno lescamotage trovato per uscire dallimpasse di una decisione annunciata, ma da revocare: la Provincia deus ex machina del pasticcio della chiusura del centro? Un mese fa lassessore allAmbiente Pierfrancesco Maran bacchettava Provincia e Regione invocando maggior collaborazione nella lotta allinquinamento, ieri Palazzo Isimbardi con la convocazione dei sindaci dellhinterland, ha tolto le castagne dal fuoco al giovane assessore. «Sarà stata la soluzione giusta, però la revoca dellordinanza che prevedeva per lunedì, tra laltro, il blocco della circolazione nella zona area C, non mi è chiara - polemizza Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel - soprattutto perché motivata dalla convocazione del tavolo dei 134 sindaci. Mi sfugge il nesso, spero che non sia colpa dello smog...».
E se fino a qualche giorno fa il sindaco godeva almeno del sostegno della maggioranza, ora si trova bersaglio del fuoco incrociato: ai colpi dellopposizione, si aggiunge il fuoco amico della sua stessa maggioranza.
Ironizza anche il consigliere della Lega Alessandro Morelli, che non perde occasione per pizzicare anche lassessore dimissionando Boeri: «Blocco, non blocco... blocco, non blocco... il mama non mama (cit. Boeri) del vento nuovo (e inquinato)».
Il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli critica nel merito le politiche ambientali dellamministrazione, Riccardo de Corato, ex assessore alla Mobilità, la butta invece in politica. «Lo smog non si sconfigge nè con le ideologie nè con le mediazioni politiche - osserva Masseroli -. Le decisione di ieri dimostrano che nessuno più crede che il blocco delle aiuto sia un provvedimento efficace. Allora si abbia il coraggio di dirlo smettendo di prendere in giro la gente».
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