Le verità scomode di un rapimento insolito

Un weekend tutto da ridere, con qualche eccezione. È ispirato al dramma esistenziale di una donna, ma s’impantana in temi infuocati (razzismo e violenza urbana), il thriller di Joe Roth Il colore del crimine. Il film è interpretato da Julianne Moore e Samuel Jackson, attori in grado di regalare ai personaggi sfumature psicologiche essenziali. Nel bosco di sottotesti del plot s’innestano, infatti, intrecci familiari e rapporti filiali scossi da tensioni interne, più ostilità manifeste tra gli afroamericani delle case popolari di Dempsey e le forze dell’ordine del paese operaio di Gannon, nel New Jersey. Una notte Brenda Martin (Moore) vaga per le strade di Dempsey in stato di choc. Al pronto soccorso la donna denuncia un’aggressione: un giovane di colore le ha rubato la macchina e rapito il figlio che dormiva sul sedile posteriore. L’ispettore di polizia Lorenzo Council (Jackson) fiuta subito odore di reticenza. (Adriano, Atlantic, Stardust, Lux, Uci Marconi, Warner Moderno, Cineland, Parco de’ Medici, Ugc Ciné Cité).
La stizza dei «bleu» penalizzati dai penalty? Meglio riderci sopra. Esce L’antidoto di Vincent de Brus. Meglio, e più della celebre Cena dei cretini, il film dilaga per comicità e situazioni ilari che coinvolgono il carismatico boss (interpretato da Christian Clavier) di un forte gruppo industriale francese. Per sigillare una carriera perfetta, al manager quarantenne non resta che perfezionare un’acquisizione fondamentale. Ma il destino gioca all’uomo un brutto scherzo. Attacchi di panico, sudorazione, e balbuzie improvvisa minano il carisma del manager che per guarire necessita di un singolare antidoto: la vicinanza di un piccolo contabile con l’hobby della pesca e la faccia serafica (l’attore Jacques Villeret) (in 10 sale).
Sapore di mare e profumo di nostalgia per Vita smeralda firmata Jerry Calà, che nel film si ritaglia il ruolo di un noto attore di pellicole brillanti in vacanza-lavoro a Porto Cervo.

Si tratta di un ritorno alle origini del successo targato Vanzina anni Ottanta, quando ancora «vallettopoli» non era ipotizzabile. Nel cast Eleonora Pedron, Francesca Cavallin, Benedetta Valanzano, Elena Santarelli, dj Ringo, e Lory Del Santo (Andromeda, Cineland, Giulio Cesare, Gulliver, Lux, Parco de’ Medici, Ugc Ciné Cité).

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