da Roma
Luomo dellequivoco ha 46 anni, è stato eletto con la Rosa nel pugno ed è segretario della commissione Affari Costituzionali e membro della giunta per le elezioni. Il Turco della proposta di legge numero 1702 depositata alla Camera il 26 settembre si chiama Maurizio, e rivendica il suo pensiero in materia di eutanasia: «La legge parla chiaro. La vostra sintesi nellarticolo è perfetta. Ma avete notato questa legge soltanto perché pensavate che fosse del ministro Turco, nessuno ne ha parlato in queste settimane, nessun giornale».
Onorevole Turco, è stato un errore. Comunque almeno da ieri se ne parla.
«Sono sicuro che sia stato un errore. Ma non vi scuso del fatto che non vi siate mai accorti di quella legge fino a ieri».
Come lei dice, però, non se nera accorto nessuno. Ci può spiegare perché?
«Ormai in questo Paese i titoli si fanno su due comunicati di Caruso, o su Luxuria e la Gardini che sincontrano in bagno. La Camera è stata bloccata per unintera mattinata da un mio emendamento per togliere lesenzione dallIci agli immobili della Chiesa e voi non lavete notato».
Da chi è partita liniziativa della legge sulleutanasia e come lavete scritta?
«È stata uniniziativa presa da Franco Grillini (Ds, ndr), che ce lha sottoposta. Stavamo lavorando anche noi a un testo simile e abbiamo accolto la sua proposta perché è inutile depositare testi uguali. Non labbiamo firmata per sbaglio. Siamo convinti della nostra posizione e la rivendichiamo. Giusto in questo Paese una legge simile può sollevare scandali. La nostra è praticamente la traduzione della legge belga in materia di eutanasia, è la più avanzata in Europa. E a Bruxelles nessun parlamentare si è mai scandalizzato per quel testo. Non voglio commentare però le frasi di Livia Turco».
Cosa pensa invece di ciò che hanno scritto i senatori Anna Finocchiaro e Ignazio Marino sullUnità, quando dicono che non vogliono parlare di eutanasia ma solo di testamento biologico?
«Rispondo che noi invece vogliamo parlare di eutanasia. Questa è la nostra legge e parla chiaro».
Ci può riassumere la filosofia del vostro testo?
«Il vostro riassunto andava benissimo».
Grazie...
«Sostanzialmente vogliamo che il malato sia libero di fare delle scelte riguardo alla propria vita e alla propria condizione. E per favore metta in rilievo anche unaltra cosa. Ci sono centosettantadue persone fra cui Marco Pannella, Marco Cappato e molti scienziati che stanno facendo uno sciopero della fame in sostegno al copresidente dellassociazione Luca Coscioni Piergiorgio Welby. Al di là delliniziativa legislativa, la cosa più importante nellagenda politica deve essere lappoggio a Welby. Per questo bisogna avere una legge subito. Non può più attendere».
Crede che la vostra legge sia appoggiata anche da altri alla Camera, o che sia invece troppo lontana dal pensiero dei vostri colleghi?
«Lontana da cosa? Da come la pensa la stampa, dal Parlamento o dal Paese? Il passo successivo è ora la calendarizzazione. Cè una proposta di legge sul testamento biologico in Senato, ma la nostra è molto più chiara. Risponde alla richiesta di Welby ma dà voce anche a tanti cittadini».
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