«È vero, li stiamo diseducando alla tavola»

Enza Cusmai

«Sì, è vero, i bambini mangiano malissimo». Margherita Caroli, pediatra, nutrizionista e consulente dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, non fa sconti alle famiglie italiane.
Dottoressa di chi è la colpa? Il cibo è diventato cattivo o si scelgono cose sbagliate?
«In giro c’è di tutto basta usare la testa per fare la spesa. Purtroppo le mamme danno troppo spesso ai bambini quello che a loro piace e non quello che fa bene: i bambini si educano al cibo, imparano a mangiare come imparano le tabelline».
Sembra facile...
«Ma non è impossibile. La salute è anche gusto: non è vero che ciò che fa bene è brutto di sapore. È una cavolata. Ecco, per esempio, i cavoli sono buonissimi. Io ho abituato anche la mia gatta a mangiare le rape. E lo sa perché? Lei ha imitato noi, ci vedeva mangiare quella verdura e l’ha condivisa con noi».
Ma i bambini non sono gatti.
«Il principio è lo stesso. È importante che in casa circolino cibi salutari che devono essere apprezzati innanzitutto dai genitori. Così anche i figli si abituano».
E se rifiutano di mangiare i cavoli?
«Serve pazienza e un po’ di furbizia. Il proverbio secondo il quale il miglior condimento è l’appetito, ha base scientifica. Un leggero stato di fame, che deriva da un digiuno di 4 o 5 ore migliora la capacità delle papille gustative di apprezzare i sapori. Quindi bisogna dare una cosa sgradita o una cosa nuova quando un bambino ha fame. Inoltre a volte sono necessari anche dieci-quindici assaggi ravvicinati e ripetuti nel tempo per ottenere successo».
Le cose da eliminare dal menu?
«I grassi, sono troppi e disseminati ovunque, soprattutto nei prodotti industriali. Anche i panini se mangiati sempre con salame e prosciutto sono dannosi . Bisognerebbe accompagnarli con pomodoro e olio, per esempio».
E la merendina a prima colazione è concessa?
«Molti bambini saltano la prima colazione perché si svegliano tardi o perché i genitori non la fanno. Un gravissimo errore per tutti. Sarebbe meglio sedersi tutti a tavola alle 7 del mattino e condividere l’importante momento della colazione con latte, pane e marmellata. Invece il bambino si sveglia tardi e poi la mamma gli rifila in fretta una merendina, quella ricca di latte. Invece in una merendina farcita ci sono soltanto 59 grammi di latte, pari a un fondo di bicchiere. E le mamme pensano di averlo inondato di latte».
Andiamo avanti con gli alimenti da abolire.
«Le patatine per esempio: più della metà del rapporto calorico è dato da grassi».
La cioccolata?
«Quella buona va bene, ma occhio agli ingredienti. Ormai ci mettono i grassi vegetali che sono estremamente dannosi per il cuore, le arterie e l’intero organismo. È quasi sparito il burro di cacao che invece contiene l’acido stearico, positivo».
Perché le aziende scelgono i grassi vegetali?
«Perché c’è una direttiva europea che abbassa l’Iva al 4% di tutti i prodotti in cui si usano olii vegetali. Anche gli olii di palma e di cocco sono ricchissimi di grassi saturi, i peggiori in assoluto».
Anche i succhi di frutta sono da vietare?
«Moltissimi bambini non mangiano le verdure e la frutta ma si strabevono i succhi di frutta. Che non contengono fibre e sono soltanto ricchi di zucchero e di calorie. Chi ha sete deve bere l’acqua».
Insomma i nostri bimbi saranno futuri malati?
«C’è già stato un incremento del 35% dell’obesità e del sovrappeso tra i bambini. Ma non solo. Riscontriamo livelli alti di colesterolo e perfino il diabete, una complicanza inesistente fino a dieci anni fa».
A questo punto ci suggerire il modo migliore di mangiare?
«Insistere per prima cosa con la prima colazione: dieci minuti in più di sonno non servono a nulla, però iniziare tutti insieme la giornata è un segnale positivo possibilmente senza televisore acceso. A merenda, un frutto, niente succhi di frutta. Infine si deve offrire un’alimentazione variata. La verdura non deve mai mancare sia a pranzo che a cena. Per i più piccoli 50 grammi, 100-150 grammi per i ragazzini. Tre volte alla settimana la carne e tre il pesce. Non bisognerebbe sgarrare da questo schema. E poi si devono usare tanti prodotti ricchi di fibre; pane integrale, legumi di ogni genere: piselli, fagioli, ceci. Una manna alimentare che purtroppo non usa più nessuno».
E i dolci?
«Se si mangia un cioccolatino al giorno, quello buono, va benissimo. Ma attenzione.

Mai usare il dolce per premiare un bambino. Infine una regola di fondo: bisogna far riconosce i segni biologici della fame e non utilizzare il cibo per qualunque sensazione negativa si avverta sia essa noia stress o rabbia».

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