Il vero spettacolo? Le altre metà dei divi del pallone

Germania invasa da mogli e fidanzate dei calciatori. Un inserviente dell’hotel: «È la sfilata di miss Universo»

Tony Damascelli

Scegliete: il calcio spettacolo o lo spettacolo del calcio? Nel caso 1 spesso si viene delusi, la partita è moscia, le ripartenze ritardate, lo schema approssimativo, l’arbitro è venduto, il terreno di gioco è duro, il clima è pesante. Nel caso 2, invece, il piacere è garantito al limone. Qui si scrive, ovviamente, anche per divertimento. Il gossip, che sarebbe poi il pettegolezzo sciacquato nel Tamigi, è all’ordine del giorno, nello star system il calciatore ha preso il posto dell’attore, stando attenti a non confondere fusti con bidoni. Dunque la coppa del mondo permette la passerella alle più belle compagne, mogli, fidanzate, amanti a scelta, dei calciatori, anche perché spesso e volentieri le stesse non esercitano il mestiere di casalinga (chi scrive Voghera merita il cartellino giallo) ma frequentano altri tinelli e salotti, trattasi di modelle, cantanti, veline, attrici, per un totale bello bellissimo, dico del fascino e dell’effettiva beltà. Spesso le tribune centrali, che si chiamano anche tribune autorità o d’onore ma dovrebbero soltanto portare l’insegna VIP, vengono prese di mira, nel vero senso della parola, dai fotografi e dai cameramen. Ricordo che nel campionato europeo in Portogallo, l’arrivo allo stadio del torpedone che trasportava le donne (chiedo scusa per il sostantivo) dei calciatori inglesi provocava eccitazioni e tumulti anche in tribuna stampa, soprattutto per l’abbigliamento delle girls, alcune tipo lap dance.
La globalizzazione ha reso il fenomeno davvero mondiale, fatta eccezione per il mondo arabo dove le donne vengono tenute alla larga e addobbate come sappiamo, dall’evento sportivo. L’ultimo film di Jafar Panahi, Offside, presentato al festival di Berlino, ha preso ispirazione proprio dal tentativo di alcune donne in chador a Teheran, nel 1998, che cercavano di entrare allo stadio.
Non è che il calcio della belle époque non frequentasse l’articolo, le discoteche si chiamavano tabarin, Angelillo pagò dazio (fu Helenio Herrera a presentargli il conto) per un amore galeotto con una ballerina, si raccontano mille storie di sbornie e pupe nel dopo partita. Ma oggi la cronaca è coloratissima di fotografie e di articoli in questione, Vieri e Totti, Beckham e Barthez, Ronaldo e Simeone, ai Caraibi o a Viserbella, fa lo stesso, l’importante è mostrare l’altra faccia del campione, la sua metà, conturbante, decisiva. Addirittura viene pubblicata la classifica della più bella del reame, cioè del mondiale, un ranking che segue le scadenze del calendario internazionale, campionato d’Europa e coppa del mondo.
E i nostri azzurri non si fanno mancare nulla, Marta Cecchetto è il gol migliore di Luca Toni, di Ilary Totti si conoscono anche gli estremi del codice fiscale ma, per il momento è ancora in Patria, idem come sopra, nel senso di visibilità perpetua, Alena Seredova miss Buffon, tra gli stranieri del nostro campionato la signora Figo e la memorabile lady Shevchenko e guardando la fotografia si capisce benissimo perché Andriy sia stato convinto da Kristen a partire per Londra. Baby Rooney ha una bella fidanzata già vestita con la maglietta rossa dei leoni di Inghilterra, le altre sue amiche sono su tutti i tabloid inglesi.

Un addetto del Brenners Park Hotel, a Baden Baden, sito delle ladies made in England, ha spiegato: «A bordo piscina sembra di assistere alla sfilata di miss Universo». Finalmente abbiamo capito perché prima di ogni partita qualcuno dice: «Ne vedremo delle belle».

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