Verona sul podio della logistica con l'Interporto Quadrante Europa

Gestito dal Consorzio Zai lo snodo strategico nei trasporti è al secondo posto nella classifica dei Freight Villages

Verona sul podio della logistica con l'Interporto Quadrante Europa
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Verona si conferma capitale italiana della logistica europea. Fiore all'occhiello della città dell'Arena e di Romeo e Giulietta, l'Interporto Quadrante Europa che, gestito dal Consorzio ZAI (Zona Agricola Industriale), rappresenta uno snodo strategico delle reti transeuropee di trasporto, tanto da posizionarsi ancora una volta ai vertici dell'euro-classifica dei Freight Villages. Nel quinquennio 2025-2030 sale sul podio e si aggiudica il secondo posto, dietro alla tedesca Brema e davanti alla polacca Pozna. Un risultato che consolida una tradizione di eccellenza iniziata con il primo posto del 2015 e confermata con il secondo nel 2020. Un risultato, soprattutto, che non è solo un riconoscimento simbolico, ma è anche e soprattutto l'esito di una pianificazione decennale che è riuscita a trasformare questo hub in un crocevia nevralgico, capace di collegare con efficienza il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo e quello Mediterraneo, unendo Nord e Sud, Est e Ovest dell'Eurocontinente. I numeri ne dimostrano la centralità. Nel 2024 sono stati movimentati oltre 14.500 treni, con un incremento del 4,5% rispetto all'anno precedente, per un totale di oltre 7,5 milioni di tonnellate di merci, confermando Verona come primo polo in Italia per il traffico ferroviario combinato. Altri numeri, poi, raccontano in parallelo una storia di sostenibilità. Nel 2023, grazie allo "shift modale" (espressione in gergo logistico che corrisponde al trasferimento del trasporto di merci da un mezzo all'altro, privilegiando modalità efficienti e green, ndr) l'interporto ha sottratto dalle strade 548mila camion, riducendo traffico, incidenti e inquinamento. Il bilancio ambientale parla di 506.446 tonnellate di CO2 evitate, insieme a quasi 16mila chilogrammi di ossidi di azoto e oltre 400mila grammi di polveri sottili.

Traguardi, questi, che, certificati secondo le linee guida europee, dimostrano come la scelta ferroviaria produca benefici concreti. E non è finita qui. Nel 2025 il Quadrante Europa ha visto prendere il via a un innovativo e ambizioso piano di trasformazione digitale dal valore di oltre 2,2 milioni di euro, cofinanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dall'Unione Europea, che porterà entro il 2026 alla posa di 60 chilometri di nuova fibra ottica, 400 terminazioni FTTH per le aziende, gate di accesso modernizzati con sistemi di lettura automatica delle targhe e prenotazione online e adeguamento agli standard per la cybersecurity. Un salto tecnologico che trasformerà l'interporto in un hub anche per le telecomunicazioni e ne rafforzerà la competitività internazionale. Oltre ai numeri, al centro di questa evoluzione che guarda il presente e si proietta al futuro della logistica di eccellenza ci sono persone e competenze. Il Consorzio ZAI sostiene una serie di programmi formativi. Tra questi, il LogiMaster, master universitario in logistica integrata con forte respiro internazionale, e l'ITS LAST, che prepara tecnici specializzati al mondo del lavoro. È così che a Verona non solo si sviluppano infrastrutture all'avanguardia, ma si coltivano anche professionalità preziose, costruendo un ecosistema in cui innovazione e capitale umano procedono di pari passo.

Ed è così che la città scaligera dimostra da una parte che crescita economica, digitalizzazione e sostenibilità possono convivere e, dall'altra, che il futuro della logistica passa dove treni, fibra ottica e formazione disegnano oggi la mappa del trasporto europeo di domani.

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