Un anno a gonfie vele e un 2007 che sannuncia altrettanto positivo. Le cifre arridono alla Fiera di Verona, che può iscrivere a preconsuntivo 70 milioni di fatturato, in aumento del 5% sul 2005 e con un utile ante imposte pari a 5 milioni, mettere a budget 7 milioni per le attività allestero e pianificare ulteriori investimenti, di qui al 2011, destinati al piano di sviluppo e alle infrastrutture per 68 milioni complessivi. Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, sottolinea: «La crescita sul 2003, comparabile per tipologia di manifestazioni, è addirittura del 31%. Lo scorso anno sono stati venduti oltre 600mila metri netti (+15%) e il quartiere ha accolto più di 1.115.000 visitatori e 14mila espositori. Inoltre, laggregato di gruppo sfiora i 100 milioni e lEbidta (lutile al netto di tasse, interessi passivi, deprezzamenti e ammortamenti) sale al 17%. La nostra è tra le Fiere che nellultimo lustro sono cresciute di più».
Nella classifica europea di settore, questo è valso al polo veronese la progressiva scalata al dodicesimo posto. «Stando ai dati del Cermes-Bocconi, nel periodo 2003-2005 il sistema nazionale ha segnato un incremento dell1,2% nelle superfici locate, mentre Veronafiere ha raggiunto l11,7%. Anche rispetto alla quota media degli operatori stranieri sul totale dei visitatori, abbiamo fatto meglio: 11,5% contro una media italiana del 6,7%. Anche perché lestero è divenuto uno dei nostri driver primari». Ai settori di tradizionale presidio, lagricolo-agroalimentare, ledilizia-costruzioni, il mobile-arredo e il tempo libero, il quartiere scaligero ha aggiunto il comparto delle nuove fonti energetiche: in portafoglio cè Solarexpo, mostra delle energie rinnovabili e della generazione distribuita, che farà il paio, in aprile, con la novità Greenbuilding, dedicata allarchitettura sostenibile e allefficienza energetica.
Un filone, quello della nouvelle vague tecnologica, nel quale si colloca anche un poker di rassegne inedite (a ottobre in contemporanea) composto da Save, Mcm, Acquaria e Crea, rispettivamente centrate sullautomazione e la strumentazione, sulla manutenzione industriale, sul trattamento delle acque e su condizionamento, energia e ambiente. «Ci sono ancora - riprende Mantovani - spazi di mercato fieristico da sondare e da espandere. Lo dimostra sia il successo di rassegne come Solarexpo e Progetto Fuoco, entrambe con presenze più che raddoppiate, sia lottima accoglienza riservata a manifestazioni rivolte al pubblico e ancora in fase di start-up, come Model Expo». Il calendario 2007, già inaugurato da Vivi la Casa, ripropone a febbraio Luxury & Yachts e, due mesi più tardi, Vinitaly. «Sarà unedizione da record: cresciamo ancora senza risentire della presenza del principale evento concorrente a livello mondiale, Vinexpo di Bordeaux, che si tiene quest'anno. È il frutto non solo della reingegnerizzazione espositiva, ma soprattutto della ritessitura della rete di relazioni che ci permette di riunire i buyer nazionali e internazionali». A maggio ritorna Siab, Salone internazionale triennale della panificazione e pasticceria, dopo che Veronafiere ha acquisito il 45% della società titolare del marchio, e torna anche Bus&Bus Business, rassegna biennale tra le maggiori del settore in Europa.
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